Spie straniere in Svizzera? Ecco i potenziali obiettivi
L'incontro tra il ministro svizzero degli affari esteri Ignazio Cassis e il suo omologo russo Sergej Lavrov, martedì a New York, non ha permesso di fare passi avanti sulla vicenda di spionaggio che scuote i rapporti tra i due Paesi. Ma verso quali obiettivi è rivolta, in Svizzera, l'attenzione dei servizi segreti stranieri? swissinfo.ch ha tracciato una mappa.
Era stato lo stesso governo, nel suo Rapporto di gestione 2017Collegamento esterno pubblicato lo scorso marzo, ad avanzare il sospetto che più d’un quarto del personale diplomatico di un certo Paese, in Svizzera, fa attività di spionaggio.
Secondo i giornali domenicali Le Matin Dimanche e Sonntagszeitung, si tratta della Russia. Una rivelazione di metà settembre cui Ignazio Cassis, nel chiaro intento di evitare una crisi, ha risposto spiegando che spionaggio e controspionaggio sono all’ordine del giorno da un secolo e non riguardano solo Mosca.
Aspettare che le acque si calmino
Martedì, a margine dell’Assemblea generale Onu, Cassis ha avuto con il suo omologo russo Sergej Lavrov un incontro che ha descritto come un po’ teso. “Dopotutto, non abbiamo parlato del bel tempo ma delle informazioni che sono circolate in Svizzera sulle possibili attività d’intelligence della Russia”, che tuttavia rientrano nella norma, ha ribadito.
Ignazio Cassis non ha voluto indicare se il ministro russo si è scusato. “Queste conversazioni non hanno mai lo scopo di accusare o di scusarsi. Ci si scambia delle impressioni e delle informazioni”, ha detto.
Ha invece riferito di aver invitato in Svizzera Sergej Lavrov. Quest’ultimo preferisce però aspettare che le acque si calmino. Le relazioni tra i due Paesi, normalmente buone, sono state un po’ meno distese nel corso delle ultime settimane.
Numerosi obiettivi potenziali
La Svizzera è confrontata da tempo con delle attività d’intelligence sul suo territorio, in particolare per la presenza di numerose organizzazioni internazionali. swissinfo.ch ha tracciato una mappa dei dieci principali potenziali obiettivi delle spie.
1.Berna. Nella città federale si svolge tutta l’attività governativa e parlamentare elvetica. Berna ospita inoltre le ambasciate dei Paesi che hanno una rappresentanza in Svizzera, che sono tradizionalmente luoghi sensibili. Anche nell’ambito delle imprese, la regione bernese può attirare delle spie, ad esempio per la presenza del gigante delle telecomunicazioni Swisscom a Worblaufen.
2. Sede di un gran numero di organizzazioni internazionali, Ginevra è un obiettivo primario per le attività di spionaggio. Le attività del CERN (Organizzazione europea per la ricerca nucleare) sono altrettanto interessanti per i servizi segreti.
3. Basilea è la città dei giganti dell’industria farmaceutica svizzera. Un ambito che può attirare attività di spionaggio.
4. A Spiez si trova l’Istituto svizzero per la protezione contro le minacce ed i pericoli nucleari, biologici e chimici (NBC). Considerati gli attacchi biologici nel Regno Unito, e i paesi che cercano di dotarsi di armi nucleari, le attività dell’Istituto sono altamente sensibili.
5. Zurigo è il cuore dell’attività delle banche, che sono tra le più potenti al mondo. Anche in materia di ricerca, è una città di punta, per la presenza del Politecnico federale (ETH).
5. A Villigen, l’Istituto Paul Scherrer è pure all’avanguardia nella ricerca. Affiliato dei Politecnici, è attivo in particolare nell’ambito dei materiali, dell’energia, dell’ambiente e della salute.
6. Losanna ospita l’altro Politecnico del Paese. Qui, a interessare le spie potrebbero essere le nanotecnologie. Ma anche l’Agenzia mondiale antidoping (AMA) potrebbe essere vittima di tentativi d’intrusione.
8. Il gruppo RUAG di Emmen (attivo nei settori aviazione, difesa e spazio) e il costruttore di aeroplani Pilatus a Stans potrebbero interessare le attività informative.
9. Baden, Oerlikon e più in generale l’agglomerato zurighese ospitano delle industrie di alto livello e attive in ambiti talvolta sensibili, come ABB e Wehrtechnik (Rheinmetall Air Defence).
10. Grazie alla sua attrattiva fiscale, a Zugo si sono insediati giganti mondiali del commercio e del trasporto delle materie prime. La regione ospita anche la “Crypto Valley”, associazione di start-up che ambiscono a un ruolo di leader nel campo della criptofinanza e della tecnologia blockchain.
Adattamento dal francese di Rino Scarcelli
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