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Sicurezza, il rischio di essere spiati da Paesi terzi è alto

Christian Dussey
Christian Dussey, capo del Servizio della attività informative della Confederazione. ©keystone/peter Schneider

Russia, Cina e Iran: il rischio di spionaggio da parte di questi Paesi è molto elevato in Svizzera. Lo dice il Servizio della attività informative della Confederazione. Preoccupa anche la guerra in Ucraina che rimane al centro della politica di sicurezza elvetica.

Christian Dussey, capo del Servizio della attività informative della Confederazione (SIC),  ha affermato che circa un terzo dei 220 membri accreditati come diplomatici in Svizzera per la federazione russa sono probabilmente agenti sotto copertura. La presenza di numerose organizzazioni internazionali con sede nella Confederazione spiega anche questi numeri, tra i maggiori in Europa, ha sottolineato il capo del SIC.

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Cina, Iran e ciberguerra

Lo spionaggio cinese rischia di espandersi in Europa in ragione della guerra in corso e della rivalità accresciuta con gli Stati Uniti, ha aggiunto Dussey, benché in Svizzera il numero di cinesi dediti alla raccolta di informazioni sia inferiore rispetto ai russi. Sovente queste persone si presentano come ricercatori o giornalisti, senza quindi una copertura diplomatica ufficiale, oppure agiscono per il tramite di organizzazioni culturali o di altro tipo.

Preoccupano anche le attività degli Iraniani, specie per il tentativo di acquisire beni a doppio uso – dual use – ossia civile e militare. A proposito di proliferazione, altro tema sensibile, Dussey ha affermato che il SIC lavora a stretto contatto con la Segreteria di Stato dell’economia, sensibilizzando atenei e imprese private del pericolo che l’industria elvetica e la piazza scientifica vengano utilizzate per aggirare le sanzioni contro questo paese e contro la Russia.

Nell’illustrare i maggiori pericoli per la sicurezza del paese, non poteva mancare un capitolo dedicato alla ciberguerra: secondo Dussey, facendo riferimento alla Russia e alla guerra ibrida, al momento è poco probabile una minaccia diretta – un sabotaggio – contro la Svizzera in relazione al conflitto in Ucraina, tuttavia il rischio di attacchi informatici alle infrastrutture sensibili da parte di bande criminali rimane elevato.




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