Sicurezza, nuove assunzioni in arrivo
Il Consiglio federale ha deciso di dotare l’amministrazione di 86 nuovi posti di lavoro

Altri sviluppi
Sicurezza, nuove assunzioni in arrivo
L’accresciuta minaccia terroristica preoccupa il Consiglio federale che ha deciso, oggi, venerdì, di dotare l’amministrazione di 86 nuovi posti di lavoro a tempo determinato per tre anni. Di questi 23 riguardano il Servizio delle attività informative della Confederazione (la legge è però minacciata dal referendum per il quale si voterà il prossimo 28 febbraio), 24 all’Ufficio federale di polizia e 28 per il Corpo delle Guardie di confine. Tre collaboratori saranno assegnati al Dipartimento degli affari esteri e 8 alla Segreteria di Stato alla migrazione.
Per quanto concerne specificatamente le Guardie di confine, i posti saranno a tempo indeterminato ciò che corrisponde all’aumento di personale inizialmente previsto per il 2017.
Secondo una valutazione del Servizio attività informative, la situazione di minaccia terroristica per la Svizzera si è inasprita già nel mese di novembre scorso. La valutazione è avvenuta sulla base di informazioni d’intelligence secondo le quali il sedicente Stato islamico avrebbe inviato persone in Europa con il compito di preparare o portare a termine atti di terrore.
Non solo, il Governo ritiene che la situazione attuale sul fronte della sicurezza e la migrazione non richiedano e al momento controlli rafforzati (passaporti e generalità) ai confini, come previsto dal codice frontiere Schengen. In una nota l’Esecutivo previsa che: “Negli aeroporti, ossia alle frontiere esterne, vengono invece verificati sistematicamente i documenti di viaggio e i dati di tutti i viaggiatori”.
Red.MM/ATS/Swing

In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.