Tra passaporti vaccinali e test fai-da-te
Il certificato Covid 19 valido a livello internazionale sarà disponibile entro l'estate sia in formato cartaceo che digitale, ma non ci sarà nessun registro centrale delle vaccinazioni.
È quanto ha assicurato martedì, nell’abituale incontro con la stampa, Patrick Mathys, capo della sezione di gestione delle crisi e della cooperazione internazionale dell’Ufficio federale della sanità pubblica.
Il certificato è attualmente in fase di elaborazione, ha aggiunto Mathys. “Stiamo lavorando duramente perché sia pronto entro l’estate”. È possibile che venga rilasciato al momento della vaccinazione. “La responsabilità di conservarlo è però della persona vaccinata” visto che non sarà inserito in un registro centrale. Al momento non è ancora chiaro come saranno registrate le vaccinazioni già effettuate, ha aggiunto.
In Svizzera, nelle ultime 24 ore, si sono registrati 1923 nuovi casi di coronavirus, secondo le cifre pubblicate dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). 19 nuovi decessi sono stati segnalati, mentre 76 persone sono state ricoverate in ospedale.
Complessivamente 1’742’075 dosi di vaccino sono state consegnate ai cantoni, di cui 1’436’996 sono state somministrate, e 535’250 persone hanno già ricevuto una seconda iniezione.
Dall’inizio della pandemia, 598’713 casi di Covid-19 sono stati confermati in laboratorio su un totale di 5’968’525 test effettuati in Svizzera. In totale si contano 9662 decessi e il numero di persone ospedalizzate si attesta a 25’012.
Test “fai da te”in farmacia dal 7 aprile
Dal 7 aprile le farmacie offriranno anche la possibilità di sottoporsi a test rapidi gratuiti, ma “il risultato negativo è valido solo per 24 ore” e non deve essere un lasciapassare per aggirare le regole di comportamento, ha ancora ricordato Mathys. Questi test servono a proteggere sé stessi e gli altri, nel caso si abbia in programma di incontrare amici e famigliari.
La presidente di PharmaSuisse, Martine Ruggli, ha invitato però la popolazione ad avere un po’ di pazienza e a non precipitarsi in farmacia dal primo giorno. “Non sarà possibile servire tutti subito”, ha detto, precisando che non tutte le farmacie sono riuscite a rifornirsi prima delle festività di Pasqua.
“I test ‘fai da te’ sono un buon complemento alle misure di protezione e di lotta alla pandemia”. Ne sono stati ordinati circa sette milioni, in Svizzera e all’estero. Devono però ancora essere confezionati in sacchetti singoli o di cinque unità, ha spiegato Ruggli.
Cinque test gratuiti al mese per ogni cittadino
Ogni persona riceverà cinque test al mese e dovrà presentare la tessera della cassa malattia per riceverli. In questo modo sarà possibile verificare se ha già ricevuto la sua quota e non si potrà fare incetta rivolgendosi a più farmacie.
Per effettuare il test occorre infilare per pochi centimetri un tampone quattro volte in ogni narice. Questo va poi inserito in una provetta con uno speciale liquido e una goccia va posata su un reagente (simile a quello dei test di gravidanza). Se appare una sola linea il risultato è negativo. Due linee indicano un risultato positivo ed è necessario sottoporsi a un test PCR per confermare la diagnosi.
tvsvizzera.it/fra con RSI
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