Nuovo allarme per il franco forte proveniente dal mondo dell’economia. Se perdurerà il tasso di cambio con l’euro attorno all’1.05 a fine anno la Svizzera rischia di trovarsi con decine di migliaia di posti di lavoro. Il presidente dell’Unione padronale svizzera Valentin Vogt stima in 30’000 gli impieghi destinati a sparire nella Confederazione, se non interverranno sostanziosi interventi da parte della politica. Le esportazioni nei settori chimico, farmaceutico e alimentari sono calate del 10-15% dopo la decisione della Banca nazionale di metà gennaio e la disoccupazione, osserva sempre Vogt, rischia di salire al 4%.
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