Le Alpi elvetiche, con le loro rinomate stazioni invernali, attirano ogni anno migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo. Ma mantenersi ai vertici, di fronte all’agguerrita concorrenza internazionale, è complicato.
Per questo fa testo l’esperienza del 1941 quando, in piena Seconda guerra mondiale, la crisi attraversata dal settore divenne oggetto di ricerca scientifica, grazie alla quale vennero poste le basi per il boom dei successivi decenni, durante i quali furono rinnovate e costruite strutture alberghiere e impianti di risalita.
E una sfida analoga si delinea all’orizzonte, considerati i cambiamenti climatici e la congiuntura internazionale che stanno mettendo a dura prova il settore turistico invernale.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Turismo, 23% in meno di ospiti europei dal 2010
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il settore turistico svizzero archivia un inverno difficile: il giro d’affari degli impianti di risalita si è ridotto del 6% rispetto alla stessa stagione del 2014/2015, una contrazione che sale a oltre il 10% se si considera la media degli ultimi quattro anni. Per quanto riguarda i pernottamenti dal 2010 si è registrata una flessione…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Negli anni scorsi la Svizzera era meta del turismo del pieno di carburante, in particolare della benzina. Oggi la situazione è completamente diversa e i nostri vicini, francesi, tedeschi, italiani e austriaci evitano le stazioni di servizio elvetiche. Il colpo decisivo è stato inferto 14 mesi fa dall’abolizione del cambio minimo di 1,20 con l’euro.…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nei Grigioni la neve è arrivata ieri facendo tirare un piccolo sospiro di sollievo ai gestori delle stazioni sciistiche. Nevicate che però non bastano a raddrizzare una stagione cominciata male e che ha sofferto soprattutto nelle vacanze natalizie che nella Svizzera Interna terminano domani. Basti pensare che a dicembre nei Girioni ci sono stati il…
Questo contenuto è stato pubblicato al
L’assemblea comunale di Grindelwald ha detto sì: alla ferrovia a cremagliera che porta allo Jungfraujoch, si aggiungerà anche una funivia. Il progetto da 400 milioni di franchi ha dunque superato lo scoglio più arduo: l’opposizione di contadini e ambientalisti. E adesso possono partire i lavori per il progetto turistico più ambizioso degli ultimi anni.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.