A un anno dall'aggressione a una ragazza, violentata e resa tetraplegica, la polizia lucernese brancola ancora nel buio
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Le analisi di massa del DNA e le verifiche su migliaia di numeri di cellulari non hanno portato a niente: a un anno dall’aggressione non è ancora stato scovato l’uomo che nel luglio 2015 a Emmen (LU) ha violentato e reso tetraplegica una 26enne. Le indagini intanto proseguono.
Il Ministero pubblico lucernese ha reso noto che finora sono stati controllati 10’000 dati personali, convocando 371 uomini per effettuare il test del DNA. Sei persone non si sono ancora sottoposte all’esame poiché si trovano all’estero. Le autorità hanno inoltrato alle nazioni d’origine le relative rogatorie. La polizia ha anche esaminato migliaia di numeri di cellulari che al momento del tragico fatto erano in connessione con una vicina antenna.
Il 21 luglio dello scorso anno, la vittima, una giovane d’origine indiana adottata da una coppia lucernese, stava tornando dal lavoro in bicicletta, intorno alle 22:30, percorrendo la riva della Reuss in direzione di Lucerna, quando è stata assalita e poi stuprata in un boschetto vicino. Ha subito ferite gravissime, che l’hanno paralizzata dal collo in giù.
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