Consiglio federale, Martin Pfister e Markus Ritter sono gli unici candidati alla successione di Amherd
I candidati ufficiali alla successione di Viola Amherd (Centro) in Consiglio federale sono due: lo zughese Martin Pfister, che si è annunciato oggi, e il sangallese Markus Ritter. Lo ha comunicato ufficialmente il partito.
I candidati ufficiali alla successione di Viola Amherd (Centro) in Consiglio federale sono due: il consigliere di stato di Zugo, Martin Pfister, e il consigliere nazionale di San Gallo, Markus Ritter.
Si tratta di due eccellenti candidati hanno dichiarato davanti ai media all’unisono il presidente del partito, Gerhard Pfister, e il capogruppo alle camere federali, Philipp Matthias Bregy (VS). Entrambi dispongono di una buona rete di contatti e le attività svolte finora, unite all’esperienza politica, consentono loro di portare le competenze necessarie per il ruolo di consigliere federale.
Sul fatto che non ci siano donne in lizza, Pfister ha sostenuto che la decisione di mettersi o meno a disposizione per la carica di consigliere federale è un fatto molto personale che va rispettato. Nonostante i molti colloqui e contatti con possibili candidati, nessuna donna ha deciso di annunciarsi, ha aggiunto. Tuttavia, candidate donne per il Centro ci sono state in passato e ci saranno anche in futuro, ha sottolineato Pfister.
Altri sviluppi
Successione Amherd: Ritter è candidato, è il primo
Sia Bregy che Pfister hanno messo in risalto l’esperienza e la preparazione degli aspiranti “ministri”, giudicati assolutamente adatti a ricoprire il ruolo di consigliere federale, e che l’Assemblea federale, contrariamente a quanto si può pensare alla luce delle defezioni (diversi politici di peso hanno infatti rinunciato a correre, n.d.r), potrà fare una vera scelta.
D’altronde, ha spiegato Pfister, secondo cui il partito non ne risentirà, non si tratta di un unicum: anche il PS ha proposto di recente due sole candidate (Elisabeth Baume-Schneider e Eva Herzog per la successione di Simonetta Sommaruga in governo nel 2022 e Jon Pult e Beat Jans per il seggio di Alain Berset nel 2023, n.d.r).
E adesso?
Per quanto attiene alle prossime tappe, Pfister ha ricordato che la Commissione cerca – da lui presieduta assieme a Bregy – vaglierà ora le candidature, sottoponendole anche a un controllo di sicurezza da parte di un ex giudice federale, facendo le proprie considerazioni all’indirizzo del gruppo alle Camere federali, cui spetta la decisione finale, attesa per il 21 di febbraio, su chi presentare all’Assemblea federale il 12 di marzo.
Bregy si è detto convinto che il parlamento rimarrà all’interno del ticket scelto dal gruppo del Centro, così come in passato ha fatto il suo partito. Quanto alla possibilità che l’assemblea federale elegga Gerhard Pfister al posto di uno dei candidati ufficiali, il presiedente del partito – il cui nome è stato fatto subito dopo le dimissioni di Amherd – ha tagliato corto affermando che non accetterà l’elezione.
Interrogato ancora sulla possibilità che il Centro attacchi un seggio del PLR se dovesse liberarsi a breve, Pfister crede che sia Ignazio Cassis che Karin Keller-Sutter porteranno a termine la legislatura in corso. Insomma, se ne potrà riparlare dopo le elezioni federali del 2027.
I candidati in breve
Pfister, responsabile del Dipartimento della sanità di Zugo, ha ricevuto il sostegno unanime dalla presidenza della sezione cantonale del partito. Secondo quest’ultima, Pfister convince per due motivi: l’esperienza nell’esecutivo e le conoscenze in ambito militare quale ufficiale dell’esercito.
Pfister, 61 anni, fa parte dell’esecutivo del canton Zugo dal 2016. Docente di formazione, ha studiato germanistica e storia e risiede a Baar (ZG). L’ultimo consigliere federale proveniente dal canton Zugo è stato eletto più di 50 anni fa: si tratta di Hans Hürlimann, pure del PPD (oggi Centro), rimasto in carica dal 1974 al 1982.
Il primo a rompere gli indugi è stato il consigliere nazionale sangallese e presidente dell’Unione svizzera dei contadini (USC) Markus Ritter, 57 anni. Nel corso di una conferenza stampa tenutasi lo scorso 28 di gennaio, Ritter ha evocato più volte il Dipartimento della difesa (DDPS), ora occupato dall’uscente Viola Amherd e che sarà verosimilmente occupato anche dal suo successore. La probabilità che gli altri consiglieri federali cambino dipartimento è infatti quasi nulla, aveva spiegato.
Il DDPS sta affrontando grandi sfide e “chi mi conosce sa che apprezzo i compiti molto difficili”, aveva sottolineato Ritter. Tenendo conto del contesto internazionale difficile – aveva aggiunto – abbiamo bisogno di un esercito credibile e forte. “Se sarò eletto in Governo – aveva promesso – andrò in Consiglio federale con la stessa energia con la quale mi sono impegnato come consigliere nazionale e presidente dei contadini”.
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.