Svizzera, è online l’ufficio conti smarriti
Pubblicati dalle banche i nomi dei titolari di depositi dormienti da 60 anni e oltre; il patrimonio complessivo è di 44 milioni di franchi
L’Associazione svizzera dei banchieri ha pubblicato su Internet i nomi dei titolari di conti con i quali gli istituti non hanno contatti da 60 anni e oltre.
La pagina web www.dormantaccounts.chCollegamento esterno comprende 2600 nomi e qualche decina di numeri di libretti al portatore, per un patrimonio complessivo di 44 milioni di franchi. Non sono considerati depositi inferiori ai 500 franchi.
Sono invece inclusi nella lista fondi dal valore ignoto, come 80 cassette di sicurezza -ha precisato l’ASB- dal contenuto sconosciuto.
L’operazione è frutto delle nuove disposizioni sugli averi non rivendicati, entrate in vigore a inizio 2015. Prima, le banche avevano l’obbligo di costudire senza limiti di tempo anche i conti dormienti senza avere diritto di modificarli o cercare sistemi per rintracciare gli aventi diritto*.
Ora i titolari (oppure i loro eredi, i rappresentanti legali, e chi ha diritto di firma nel caso di persone giuridiche) possono annunciarsi seguendo la procedura guidata entro il termine indicato sul sito (uno o cinque anni).
L’operazione rappresenta un ultimo tentativo di stabilire un contatto con questi clienti. Gli importi per cui nessuno manifesterà interesse saranno trasferiti alla Confederazione.
I dati pubblicati sul sito, quando conosciuti, sono nome e cognome (o ragione sociale), data di nascita, nazionalità e ultimo domicilio. Ogni anno si aggiungeranno le coordinate di fondi che compiono 60 anni di inattività.
In realtà, un conto può essere dichiarato inattivo se sullo stesso non sono effettuate operazioni o modifiche per 10 anni.
In questi casi, la figura di riferimento per tutte le richieste è l’ombudsmanCollegamento esterno (mediatore) delle banche, l’unico ad aver accesso al database centralizzato nel quale confluiscono le informazioni sui conti dormienti, e che può verificare la fondatezza delle pretese di chi si dichiara avente diritto.
Dopo ulteriori 50 anni senza contatti, il nominativo può ora essere pubblicato sulla piattaforma Internet dell’ASB.
scarc/RedMM/Swing/ATS
*A titolo di cronaca, UBS e Credit Suisse avevano siglato nel 1998 un accordo globale con gli Stati Uniti concernente gli averi non rivendicati degli ebrei risalenti alla Seconda guerra mondiale. Avevano versato 1,25 miliardi di dollari a un fondo speciale per risarcire le persone coinvolte.
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