In un'intervista alla Neue Zürcher Zeitung, la direttrice della Segreteria di Stato dell'economia Helene Budliger Artieda si difende dalle critiche degli Stati Uniti, secondo cui le sanzioni svizzere contro la Russia sono troppo deboli.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/mar/Keystone-ATS
L’amministrazione federale non fa politica e si attiene al suo mandato, afferma Helene Budliger Artieda. A maggior ragione in Svizzera, dove il Paese è diviso su questioni fondamentali come l’applicazione delle sanzioni e la neutralità, oltre che sulle relazioni con l’Unione Europea.
L’ambasciatore statunitense a Berna Scott Miller aveva dichiarato lo scorso marzo che la Svizzera avrebbe potuto bloccare molti più beni russi – tra i 50 e i 100 miliardi di franchi – in aggiunta ai 7,75 miliardi attualmente congelati. Si tratta di una stima che non proviene dall’amministrazione federale svizzera”, rileva Helene Budliger Artieda, parlando di un “malinteso”.
I 7,75 miliardi di franchi di beni russi congelati in Svizzera corrispondono a un buon terzo dei 21,5 miliardi di euro bloccati nell’intera Unione Europea, sottolinea la funzionaria del Seco. “Perché la Svizzera viene allora accusata di negligenza?”.
Budliger Artieda afferma inoltre di non aver messo in dubbio l’utilità delle sanzioni, contrariamente a quanto sostenuto da Scott Miller, che aveva fatto riferimento all’atteggiamento personale della direttrice della Seco. Quest’ultima precisa di essersi limitata a dire, in un podcast, che la maggior parte dei Paesi del mondo non ha applicato le sanzioni. La Russia può quindi sfuggirvi facilmente.
La Svizzera, ricordiamo, ha ripreso finora integralmente le sanzioni adottate a livello internazionale nei confronti della Russia.
“In questioni così altamente politiche, non spetta a noi dare indicazioni e quindi esporci all’accusa di perseguire la nostra agenda”, dichiara Budliger Artieda.
La Svizzera è sempre più sotto pressione affinché faccia di più per rintracciare il denaro degli oligarchi russi. Dopo Scott Miller il mese scorso, gli ambasciatori dei Paesi del G7 hanno di recente chiesto in una lettera che il Governo elvetico collabori maggiormente in questo settore. La settimana scorsa le autorità della Confederazione hanno dichiarato di stare studiando la possibilità di unirsi alla task force internazionale per rintracciare i beni russi.
In Svizzera si voterà nuovamente sull’identità elettronica
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gli Svizzeri voteranno ancora una volta sull'identità elettronica (e-ID). Il comitato referendario "Legge sull'e-ID No" ha consegnato oggi 63'000 firme alla Cancelleria federale.
San Gottardo, il 60% della popolazione svizzera vuole più corsie aperte nel nuovo tunnel
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il secondo tunnel autostradale del San Gottardo, attualmente in costruzione, dovrebbe poter essere aperto a due corsie in caso di traffico intenso, garantendo così un passaggio più agevole ai veicoli e diminuendo nel contempo le code:
Il bombarolo di Patek Philippe aveva stretti legami con gli ambienti della sicurezza
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il reo confesso ricattatore di Patek Philippe a Ginevra aveva legami con la polizia e l'esercito. Appassionato di armi, questo fotografo di guerra sostiene anche di essere vicino ai servizi segreti. Lo ha scoperto la RTS.
Il nuovo CEO di Nestlé vuole riportare l’azienda “sulla strada del successo”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il presidente della direzione di Nestlé Laurent Freixe punta a riportare il colosso alimentare "sulla strada del successo".
Stabili in Svizzera i fallimenti aziendali, ma aumentano in Ticino
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il numero dei fallimenti aziendali è rimasto stabile nel primo trimestre in Svizzera, mentre Ticino e Grigioni mostrano cifre in evoluzione: lo indicano i dati pubblicati oggi dalla società di informazioni economiche Dun & Bradstreet (D&B).
Ridotti i rischi all’ex deposito di munizioni di Mitholz
Questo contenuto è stato pubblicato al
Scavi esplorativi e indagini tecniche dell'ex deposito di munizioni di Mitholz (canton Berna), esploso nel 1947, confermano la tendenza alla riduzione dei rischi nelle operazioni di sgombero del materiale bellico.
L’avvocata delle Anziane per il clima è una delle 100 personalità più influenti al mondo
Questo contenuto è stato pubblicato al
La principale avvocata dell'associazione "Anziane per il Clima", Cordelia Bähr, è una delle 100 personalità più influenti al mondo. La rivista americana "Time" le ha assegnato un posto nella sua lista annuale.
Questo contenuto è stato pubblicato al
In seguito alle forti precipitazioni che da ieri sera si abbattono sul versante meridionale delle Alpi vallesane, le autorità di Sion hanno deciso la chiusura preventiva di alcune strade, in particolare quella della valle di Saas.
Dal Consiglio federale quasi 250 milioni per l’aiuto umanitario
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Consiglio federale ha deciso oggi di destinare quasi 250 milioni di franchi al Programma alimentare mondiale (PAM), all'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) e al Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR).
L’accordo all’OMS sulle pandemie è un “successo significativo” per Berna
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera ha definito un "significativo successo dopo una maratona di tre anni" l'accordo trovato a Ginevra volto a prevenire e contrastare meglio le future pandemie.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Congelati averi russi per 7,5 miliardi di franchi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dando seguito alle sanzioni decise contro la Russi, la Confederazizone ha bloccato 7,5 miliardi di franchi e sequestrato 15 immobili.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Malgrado le sanzioni, l'export di chip e macchinari di precisione svizzeri verso la Russia prosegue. È quanto emerge da un'inchiesta della Radiotelevisione svizzera.
Il Governo non dà concessioni sulla riesportazione di materiale bellico svizzero
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'argomento continua ad essere caldo e, dopo una certa apertura mostrata dal Parlamento, il Consiglio federale ribadisce la propria neutralità.
La Russia rifiuta la mediazione elvetica nel conflitto con l’Ucraina
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per Mosca, la Confederazione non può fare da mediatrice nella guerra contro l'Ucraina a causa delle sanzioni che ha introdotto contro la Russia.
Dall’UE un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia
Questo contenuto è stato pubblicato al
Venerdì sera, l'Unione europea ha approvato un nuovo pacchetto di sanzioni – il decimo dall'inizio del conflitto in Ucraina un anno fa – contro la Russia.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.