La popolazione attiva è in crescita unicamente grazie all'importazione della mano d'opera
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Il numero dei lavoratori è aumentato nel quarto trimestre del 2015, un incremento (+0,3% facendo il confronto con l’analogo periodo precedente, +0,5% su base annua) totalmente dovuto agli stranieri, ma nel contempo è cresciuta, e nettamente, anche la disoccupazione, in controdendenza rispetto all’evoluzione nell’Unione Europea. Come s’osserva nella nota pubblicata giovedì dall’Ufficio federale di statistica, nella proporzione di senza impiego, ovvero il 4,7% (lo 0,6% in più) la Confederazione fa peggio non più solo della Germania, ma pure della Cechia.
Più nel dettaglio e paragonando il dato a quello dell’anno prima, gli svizzeri attivi sono diminuiti dello 0,2%, scendendo a 3,470 milioni, mentre 1,535 milioni erano le persone occupate con diverso passaporto, altrimenti detto il 2,3% in più.
Concentrando l’attenzione sui frontalieri, si constata che la progressione è leggermente inferiore a quella del terzo trimestre (+4,0), ma superiore a quella rilevata nel primo e nel secondo. Le cifre cantonali saranno disponibili in un secondo tempo.
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