Turismo più sostenibile per riprendersi dal crollo
Nel 2020, gli alberghi svizzeri hanno registrato 23,7 milioni di pernottamenti, con un crollo storico del 40% rispetto all'anno precedente. L'anno più buio per il turismo elvetico si riflette dunque sulle cifre diffuse venerdì dall'Ufficio federale di statistica (UST). I cali meno marcati sono stati registrati nei Grigioni e in Ticino.
Nei due cantoni -complice un aumento della clientela svizzera, diretta verso le stazioni di montagna e il sud delle Alpi- si registra rispettivamente un -9,2% e -16,3%. Ma tutte e tredici le regioni turistiche del Paese hanno contabilizzato pesanti riduzioni della clientela rispetto al 2019. Il boccone più amaro è spettato alle regioni urbane, segnatamente Ginevra (-67,5%), l’area di Zurigo (-65,4%) e quella di Basilea (-58,8%).
In tutto, sono andati persi oltre 15,8 milioni di pernottamenti. “Il contesto straordinario del Covid-19 è alla base di questo crollo inedito a livelli che non erano stati osservati sin dalla fine degli anni ’50”, rileva l’UST.
A mancare, sono stati soprattutto gli ospiti provenienti dall’estero. Nella regione di Lucerna e del Lago dei Quattro Cantoni essi sono diminuiti di quasi tre quarti (74,9%).
La chiave di volta
Da questo 2020, il settore alberghiero vuole rialzarsi cercando una chiave di volta nella sostenibilità. Con la campagna ‘Swisstainable’ di Svizzera Turismo, presentata venerdì, l’obiettivo è dapprima trattenere la clientela nazionale, poi conquistare nuovi ospiti sia nel settore del turismo che in quello degli affari, per cancellare le profonde tracce lasciate dalla pandemia, spiega l’associazione delle imprese ricettive Hotelleriesuisse.
Il marchio ‘Swisstainable’, che indicherà agli ospiti quali aziende operano in maniera più impegnata e consapevole, può essere richiesto da ditte già certificate ma anche da quelle che intendono andare in questa direzione in futuro.
Nelle città, gli hotel hanno visto precipitare il loro giro d’affari di quasi il 70% nel 2020 e la ripresa si fa ancora attendere. Le regioni alpine hanno resistito certamente di più, ma segnano un calo medio del 20%. Tenendo conto della ristorazione e altre prestazioni accessorie, le perdite di fatturato nello scorso anno ammontano almeno a 3,4 miliardi di franchi, secondo Hotelleriesuisse.
Da qui al 2023, ‘Swisstainable’ punterà in breve sulla natura, l’offerta di trasporto pubblico, la cultura e i prodotti locali per incoraggiare i turisti a soggiornare più a lungo. La campagna sarà rivolta agli svizzeri da quest’estate, e promossa a livello internazionale dal 2022.
tvsvizzera.it/ATS/ri con RSI (TG del 19.02.2021)
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