Svizzeri a rischio di povertà
Per quanto il Paese abbia uno tenori di vita più alti d'Europa, e minore scarto tra bassi e alti redditi, due svizzeri su dieci non possono far fronte a una spesa imprevista
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Dal TG del 17 novembre 2014
Tratto da: Conti cifrati e altri (falsi) miti svizzeri
Nel 2013, la Svizzera era tra i Paesi con il più alto tenore di vita del Vecchio Continente, insieme a Norvegia e Lussemburgo. La disparità tra alti e bassi redditi, inoltre, è meno marcata rispetto alla media europea.
Dall’indagine condotta dall’Ufficio federale di statistica, però, si evince anche che il 13,3% dei residenti è esposto al rischio di povertà, con maggior incidenza tra i membri di famiglie monoparentali (29,8%), persone senza titoli di studio (24,1%) e stranieri di origine extraeuropea (24,7%).
Quasi due svizzeri su dieci (19,3%) vivono in un’economia domestica che non ha i mezzi per far fronte a una spesa imprevista1, l’8,8% non può permettersi una settimana di vacanza all’anno lontano dal proprio domicilio, il 3,3% non può riscaldare sufficientemente il domicilio e l’1,6% può offrirsi un pasto completo2 ogni due giorni.
È vero, in Italia alcuni dati sono più alti: niente vacanze per 5 su 10, la spesa imprevista è un problema per il 40,4%, il riscaldamento per il 19,1%. Su altre cose si sta meglio in Italia e peggio in Europa (rinuncia a possedere un’automobile per motivi economici: Italia 1,9%, Svizzera 3,9%, Europa 8,6%). Ma, in definita, neppure in Svizzera “stanno tutti bene”.
Nel video, i commenti dell’economista Christian Marazzi ai risultati di un sondaggio pubblicato dall’Istituto europeo di recupero crediti Intrum Iustitia.
1 superiore a 2500 franchi
2 a base di carne o pesce (o euivalente vegetariano)
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