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Traffico di armi svizzere

Le armi sequestrate nel porto di Algeciras Guardia Civil

Presa di posizione della SECO dopo il sequestro di armi svizzere in Andalusia destinate all'esercito ghanese

Quando un Paese acquista armi elvetiche deve impegnarsi a non riesportarle senza il consenso di Berna. Questa in sostanza la presa di posizione della SECO in una nota ufficiale dopo la notizia uscita l’11 agosto sul sequestrato nel porto di Algeciras (Andalusia) di circa 800 fucili d’assalto e lanciagranate svizzeri.

I fucili sequestrati erano nascosti in un container partito dal Ghana e diretto negli Stati Uniti. Le armi, come detto, non avrebbero però potuto essere riesportate senza il consenso della Confederazione perchè inizialmente destinate all’esercito ghanese. L’autorizzazione di vendita era stata rilasciata nell’agosto del 2010. I fucili e i lanciagranate erano stati completati nel 2011 e consegnati al Ghana nell’ottobre del 2014 da un commerciante ungherese insieme a un altro lotto di armi non prodotte in Svizzera.

La Segreteria di Stato dell’economia afferma che suoi funzionari si erano recati in Ghana nel gennaio del 2015 per verificare l’impiego dei 737 fucili d’assalto e dei 72 lanciagranate vendute al paese africano e l’ispezione non aveva permesso di constatare irregolarità.

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