Per il Consiglio nazionale, non si può considerare donatore chi non ha espresso le sue volontà; rimane la necessità di sensibilizzare la popolazione: più di mille persone aspettano un trapianto
La carenza di donatori di organi al centro, giovedì, del dibattito al Consiglio nazionale. I parlamentari erano divisi sulla regola da seguire: lasciare che continuino a essere i pazienti, o i loro familiari, a specificare la volontà di donare gli organi oppure introdurre il consenso presunto, ovvero la donazione automatica a meno che non ci sia un rifiuto esplicito.
Tutti d’accordo, invece, sulla necessità di sensibilizzare maggiormente la popolazione.
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