Truffa sulle sovvenzioni ai trasporti pubblici, si va in tribunale
Keystone-SDA
Diversi ex manager di Bus Ostschweiz e BLS avrebbero ottenuto in modo fraudolento sussidi per oltre 15 milioni di franchi. È quanto emerso da inchieste svolte dall'Ufficio federale dei trasporti (UFT) che ha inviato gli incarti ai tribunali di San Gallo e Berna.
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Nell’agosto 2023, spiega una nota diffusa mercoledì dall’UFT, sono state avviate due inchieste preliminari nei confronti di tre ex dirigenti di Bus Ostschweiz e due di BLS. Entrambi i casi riguardano un periodo risalente a circa 5-10 anni fa.
BUS Ostschweiz
Nell’ambito dell’inchiesta sulla Bus Ostschweiz, l’UFT è giunto alla conclusione che gli imputati hanno venduto autobus già ammortizzati a una filiale per poi riprenderli a noleggio allo scopo di ottenere maggiori sovvenzioni.
Sono accusati di violazione del divieto di ammortamenti sotto lo zero nel traffico regionale viaggiatori, ciò che avrebbe permesso di conseguire sussidi illeciti per un totale di circa 5,5 milioni, di cui circa 1,7 milioni della Confederazione.
BLS
Dall’inchiesta sulla BLS è emerso che, nel settore del traffico viaggiatori, gli ex collaboratori hanno dichiarato a Confederazione e Cantoni interessati ricavi inferiori a quelli reali. In particolare, non hanno incluso i proventi del metà-prezzo nella comunità tariffaria “Libero” allo scopo di ottenere maggiori sussidi. Gli imputati sono accusati di aver ottenuto in modo fraudolento dalla Confederazione parte delle sovvenzioni erogate in eccesso per un totale di circa 10 milioni.
Dal momento che la colpa degli imputati e le somme ottenute illecitamente sono giudicate rilevanti, in accordo col Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni, l’UFT ha trasmesso i risultati delle indagini ai tribunali cantonali competenti. Per gli accusati, precisa la nota, vale la presunzione d’innocenza.
L’UFT non ha potuto indagare se anche i Cantoni interessati abbiano subito danni poiché non competente in materia. A questo proposito, parallelamente all’atto di accusa ha presentato una denuncia penale alle procure di San Gallo e Berna.
Per quanto attiene alla restituzione, nel frattempo avvenuta, delle sovvenzioni ottenute indebitamente, le imprese coinvolte, la Confederazione e i Cantoni interessati avevano raggiunto un accordo rispettivamente nel 2021 (BLS) e nel 2023 (Bus Ostschweiz).
Il caso AutoPostale
Negli ultimi anni sono emersi diversi casi di sovvenzioni eccessive alle aziende di trasporto pubblico. Nel 2018, l’UFT aveva scoperto che AutoPostale aveva contabilizzato in modo errato le entrate derivanti dal trasporto regionale di passeggeri sovvenzionato. In seguito, l’UFT aveva adeguato il sistema di vigilanza.
L’UFT e i Cantoni hanno poi scoperto altre sovvenzioni eccessive, ad esempio da parte delle FFS, dei Trasporti pubblici lucernesi (VBL), dell’azienda di trasporto friburghese TPF e della funicolare St-Imier-Mont-Soleil (canton Berna).
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