Auto elettriche: il dilemma dei garagisti
Le vendite di auto elettriche aumentano in modo esponenziale. Ma le autofficine non si sfregano per forza le mani.
Da gennaio a settembre 2019, in Svizzera sono state vendute quasi 9’000 auto elettriche, stando alle statistiche di Auto SuisseCollegamento esterno.
Rispetto alle vendite totali di automobili (250’000 da gennaio), il mercato dei veicoli elettrici è ancora una nicchia. Rappresenta infatti appena il 3,9% del totale. Tuttavia, la crescita è molto elevata: +153,8% rispetto al 2018.
Considerando anche le altre propulsioni alternative (veicoli ibridi, a gas…), la parte di mercato sale all’11,6%. Più di un’auto su dieci venduta in Svizzera ha oggi una propulsione più rispettosa dell’ambiente.
Questa evoluzione non è però del tutto conveniente per i garagisti. Le auto elettriche costano di più rispetto a quelle a propulsione tradizionale. Ma hanno un vantaggio: la manutenzione è meno cara. “Per noi c’è un calo degli introiti – spiega alla RSI un garagista. Ad esempio, non si usa l’olio nel motore elettrico. E anche i freni richiedono una minore manutenzione, con costi inferiori”.
L’obiettivo delle autorità svizzere è che nel 2022 un veicolo nuovo su sette sia elettrico.
A livello federale non è prevista nessuna sovvenzione per la promozione delle auto elettriche. Tuttavia, alcuni cantoni e alcune città propongono degli incentivi. In Ticino, ad esempio, da giugno è possibile ricevere un premio di 2’000 franchi per l’acquisto di un’auto elettrica, a patto che l’importatore conceda pure un ulteriore sconto di 2’000 franchi. Le principali marche hanno aderito al progetto.
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