Trent’anni fa il suffragio universale in Appenzello Esterno
Esattamente 30 anni fa, al sesto tentativo, i cittadini del canton Appenzello Esterno concedevano il diritto di voto alle donne per questioni cantonali. Ma in Svizzera non sono stati gli ultimi...
Sulla scia del successo ottenuto a livello federale (il suffragio universale diventa realtà solo nel 1971), la maggior parte dei Cantoni ha introdotto poco prima, poco dopo o contemporaneamente al diritto di voto per le donne in materia federale anche il suffragio femminile in materia cantonale e, in parte, comunale.
PLACEHOLDERAlcuni Comuni ne ritardano l’adozione fino agli anni Ottanta. Appenzello Esterno approva il suffragio femminile a debole maggioranza di levata di mani soltanto il 30 aprile 1989, ovvero esattamente 30 anni fa.
Ma c’è chi ha fatto molto peggio: in Appenzello Interno occorrerà attendere una decisione del Tribunale federale del il 27 novembre 1990 per concedere il diritto di voto alle donne. Più che una concessione, un obbligo imposto dalla massima istanza giudiziaria elvetica. Le ultime donne a votare in Svizzera per la prima volta in materia cantonale lo fanno quindi il 28 aprile 1991.
Suffragio universale a livello federale
Nel 1968 il Consiglio federale ratifica la Convenzione europea sui diritti dell’uomo escludendo comunque il suffragio femminile. Dopo vivaci proteste delle associazioni femminili e temendo una deterioramento della situazione sociale, alla fine degli anni Sessanta, il Consiglio federale si vede costretto a sottoporre a votazione popolare un nuovo progetto in materia di suffragio femminile.
Il 7 febbraio 1971 le donne svizzere ottengono finalmente, è il caso di dirlo, il diritto di voto e di eleggibilità in materia federale con il 65,7 per cento di sì contro il 34,3 per cento di no: 53 anni dopo la Germania, 52 dopo l’Austria, 27 dopo la Francia e 26 dopo l’Italia.
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