Troppi miliardi per le autostrade, lanciato un referendum
Il Parlamento svizzero ha approvato in settembre crediti per 4,4 miliardi di franchi per progetti di ampliamento delle strade nazionali.
Keystone / Laurent Gillieron
Diverse organizzazioni ambientaliste contestano i piani di ampliamento delle autostrade approvati un mese fa dal Parlamento svizzero.
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tvsvizzera.it/mar/Keystone-ATS
Per l’Associazione traffico e ambiente (ATA), che ha lanciato il referendum assieme ad altre organizzazioni ambientaliste, è indispensabile che il popolo abbia l’ultima parola sulla questione dell’ampliamento delle autostrade, specie dopo il chiaro “sì” alla legge sulla protezione del clima del 18 giugno.
Stando a quanto scrive l’ATA in un comunicatoCollegamento esterno, il progetto di espansione delle strade nazionali è “esagerato, obsoleta e troppo costoso”.
Gli oppositori sostengono che i miliardi previsti per le autostrade dovrebbero essere investiti per promuovere il trasporto pubblico, gli spostamenti a piedi e in bicicletta.
L’ATA intende raccogliere le 50’000 firme necessarie per la riuscita del referendum entro la fine dell’anno, ossia prima della scadenza ufficiale del 18 gennaio 2024.
Nel corso della sessione autunnale delle Camere, l’ultima prima del rinnovo del Parlamento il 22 di ottobre, sono stati approvati crediti per poco più di 14 miliardi per l’esercizio, la manutenzione e l’ampliamento a breve termine delle strade nazionali.
In aula, parte del credito destinato ai progetti di ampliamento – 4,4 miliardi – è stato criticato in particolare dal campo rosso-verde, scettico sul fatto che una maggiore capacità sulle carreggiate sia veramente la soluzione ai problemi del traffico. Tale denaro è destinato a sei progetti: A1 Wankdorf–Schönbühl, A1 Schönbühl–Kirchberg, A1 terza canna della galleria del Rosenberg incluso raccordo con la stazione merci, A2 galleria sotto il Reno di Basilea, A4 seconda canna della galleria di Fäsenstaub e ampliamento A1 tra Le Vengeron e Nyon.
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