Turismo svizzero in forte ripresa
Dopo i prevedibili malanni dovuti alla pandemia, prosegue la ripresa dell'industria alberghiera svizzera. In settembre il numero di pernottamenti è aumentato del 14,2% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, portandosi a quota 3,8 milioni.
Le cifre sono state pubblicate dall’Ufficio federale di statistica. Per capire ancora meglio il buon stato di salute del turismo elvetico, i dati per il periodo gennaio – settembre mostrano un incremento ancora più significativo: +31,3% a 29,7 milioni di pernottamenti. Di questi, 16,6 milioni sono stati generati dalla clientela indigena (dato stabile rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) e 13,1 milioni dagli ospiti stranieri. Questi ultimi sono più che raddoppiati in un anno (+7 milioni).
Tornano gli americani, meno i cinesi
Ad essere particolarmente significativo è il ritorno dei turisti americani. In nove mesi, il numero dei loro pernottamenti è più che quadruplicato, a quota 1,75 milioni. Da parte loro, gli ospiti tedeschi hanno totalizzato 2,9 milioni di notti, quasi 1 milione in più rispetto allo stesso periodo del 2021.
In termini percentuali, l’aumento maggiore è stato quello dei turisti indiani, passati da 37’700 a 274’000 (+640%). Tra i cinesi si nota una netta ripresa – i pernottamenti sono quintuplicati – ma il livello resta molto basso. Nei primi mesi dell’anno erano 79’000, pochi se confrontati agli oltre 1,1 milioni dell’ultimo anno prepandemico (2019).
Tornando al mese in rassegna, l’aumento dei pernottamenti – come detto del 14,2% – è da iscrivere unicamente al maggiore arrivo di turisti internazionali. Rispetto a settembre 2021, il numero di ospiti provenienti dall’estero è aumentato del 47,1%, raggiungendo quota 1,8 milioni. Gli ospiti indigeni sono invece calati del 4,4% (a 2,0 milioni).
Differenze regionali
Tra le singole regioni turistiche, la più dinamica è Zurigo, che in settembre fa segnare un aumento dei pernottamenti di ben il 57,3%. Bene anche la seconda città svizzera, Ginevra, dove le notti trascorse in albergo sono aumentate del 47,8%.
Ticino e Grigioni si trovano invece all’estremo opposto della classifica. I due cantoni hanno contabilizzato un calo dei pernottamenti di rispettivamente l’8,2% e l’8,0%.
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