Per la Commissione UE l’obiettivo è concludere i negoziati con la Svizzera
responsabile per l'UE delle relazioni con la Confederazione Maros Sefcovic.
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Nei negoziati con la Svizzera rimangono solo alcune domande in sospeso, ha fatto sapere il vicepresidente della Commissione europea e responsabile per l'UE delle relazioni con la Confederazione Maros Sefcovic.
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Keystone-ATS
“Ho aggiornato i Ministri sui colloqui in corso con la Svizzera. (…) Restano aperte solo alcune questioni. Il nostro obiettivo è quello di portare i colloqui al traguardo”: così martedì sera su X il vicepresidente della Commissione europea Maros Sefcovic sullo stato dei colloqui in corso tra Berna e Bruxelles.
In precedenza lo slovacco aveva informato i ministri europei al Consiglio affari generali a Bruxelles sullo stato dei negoziati. Il Consiglio affari generali è una delle formazioni in cui si riunisce il Consiglio dell’Unione europea. Nella formazione affari generali il Consiglio è composto dei ministri degli esteri degli stati membri ed, eventualmente, anche dai ministri degli affari europei.
“Il nostro obiettivo è portare i negoziati al traguardo”, ha scritto Sefcovic, aggiungendo che apprezza il sostegno degli stati membri.
La Commissione europea ha informato il Consiglio in modo dettagliato e completo sui colloqui, ha dichiarato dal canto suo durante una conferenza stampa il ministro ungherese Janos Boka, che ha presieduto la riunione. L’Ungheria detiene la presidenza del Consiglio dell’UE fino al 31 dicembre.
Il Consiglio affari generali ha espresso il suo “pieno sostegno” alla Commissione europea affinché i negoziati siano conclusi quest’anno, ha affermato Boka.
Boka si è presentato ai media accompagnato dalla commissaria europea per l’allargamento Marta Kos. La slovena ha dichiarato che i negoziati continueranno sia a livello tecnico che politico e si concluderanno nel giro di pochi giorni. La palla passa ora al Consiglio federale, ha detto all’agenzia Keystone-ATS un diplomatico dell’UE che ha voluto conservare l’anonimato.
I negoziati tra Berna e Bruxelles in vista di una “modernizzazione” degli accordi bilaterali erano stati avviati in marzo.
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