Un nuovo concetto per ‘abitare’ la terza età
Un progetto architettonico-urbanistico per migliorare la qualità di vita degli anziani che vivono in periferia o comunque in luoghi discosti. A Monte, frazione di Castel San Pietro, tutto il territorio del villaggio diventa uno spazio per gli anziani e per gli scambi intergenerazionali. Una prima in Svizzera.
Il progetto di Monte in Val di Muggio a pochi chilometri dal confine con l’Italia, nasce dalla ricerca condotta dal LISS (Laboratorio di Ingegneria dello Sviluppo SchürchCollegamento esterno) in Valle di Muggio e in Valle Onsernone, con lo scopo di valutare la qualità di vita delle persone anziane in regioni periferiche. La ricerca si è conclusa con una pubblicazione contenente, tra le altre cose, raccomandazioni dirette a Comuni ed enti pubblici su come affrontare concretamente la tematica della relazione tra anzianità e territorio.
Il comune di Castel San Pietro ha deciso di raccogliere la sfida e vuole rendere la frazione di Monte un vero modello per tutta la Svizzera. Ha così incaricato lo studioSER degli architetti Tiziano Schürch e Rina Rolli, con sede a Zurigo, per progettare e realizzare un nuovo concetto di abitazione per la terza o quarta età.
Una ricerca condotta dal Laboratorio di Ingegneria dello Sviluppo SchürchCollegamento esterno su mandato del Consiglio svizzero degli anziani nel periodo 2018/2019 nelle valli di Muggio e di Onsernone, ha messo in luce il bisogno e desiderio delle persone anziane di poter continuare a vivere la propria casa ed il proprio territorio il più a lungo possibile. La ricerca ha inoltre rilevato l’importanza delle relazioni sociali come condizione fondamentale per il benessere psicologico dell’anziano ed un’esistenza piena di significato. Il progetto modello intende mettere al centro il punto di vista delle persone anziane, attraverso l’ideazione e l’impiego di soluzioni e misure, anche in parte digitali.
Se tutto va bene, i lavori potranno iniziare già quest’autunno, al più tardi a inizio 2022. Di cosa si tratta concretamente? Gli interventi previsti a Monte vogliono migliorare la vita degli anziani, favorendo da un lato la mobilità con interventi funzionali, ma soprattutto rilanciando la vita sociale e incoraggiando gli incontri intergenerazionali.
La tematica legata al mondo della ‘terza o quarta età’ ci riguarda tutti. La pandemia ha messo a nudo quanto sia importante per gli anziani di avere una rete di contatti, per permettere loro un’esistenza più tranquilla.
Ora però, non si passa più attraverso la costruzione di abitazioni specializzate per anziani. No. Si punta ad un intervento su tutto il territorio nel quale vivono gli anziani. Secondo gli architetti Rina Rolli e Tiziano Schürch, “il benessere dell’anziano è strettamente legato al benessere e alla presenza sul territorio di bambini, famiglie, adulti. Il progetto ha come centro d’interessa il benessere della persona anziana ma interviene a favore della comunità nel suo insieme e nella sua intergenerazionalità”.
Interventi mirati, attenti alla storia del villaggio
Agli architetti Tiziano Schürch e Rina Rolli è stato chiesto di rendere più attrattivo ciò che già esiste e non progettare interventi invasivi, per creare un luogo ancora più apprezzato e vivibile, non un luogo dove rinchiudersi ma uno spazio aperto. “La cosa più bella per un architetto – confidano i due architetti – è vedere tra 5, 10 anche 20 anni, quando ritorneremo a Monte, le persone percepire ciò che abbiamo fatto come se fosse sempre appartenuto al luogo stesso”.
Il progetto è stato affrontato in due diverse fasi. “In un primo momento, raccontano Rolli e Schürch, ci siamo concentrati sullo studio, l’analisi e l’osservazione del contesto (ambientale, sociale, storico, economico). Durante la seconda fase, partendo da quanto appreso nel corso della prima, abbiamo sviluppato la proposta di progetto nella sua concretezza architettonica”.
Dodici interventi puntuali previsti
I diversi punti di interesse e di incontro, connessi fra loro, daranno forma a un tracciato che coniuga le esigenze degli anziani con gli interessi di bambini, adulti, abitanti e visitatori di Monte, ci raccontano ancora gli architetti.
Nasce, quindi, un vero e proprio percorso, un ‘filo conduttore’, che parte dalla piazzetta del paese, per passare alla bottega polifunzionale (vero cuore del villaggio e luogo d’incontro per eccellenza), senza dimenticare la grande fontana (luogo di ritrovo e ristoro) e il cimitero del villaggio. È vero, ci si propone, in primo luogo, di favorire la mobilità delle persone anziane. Allo stesso tempo la presenza di situazioni di gioco per bambini, la creazione di punti d’incontro e di svago, la valorizzazione di tracce storiche sul territorio, rendono il percorso attrattivo anche per famiglie e turisti.
Ecco alcuni degli interventi previsti:
Il progetto di Monte è riconosciuto da 8 uffici federali come uno dei progetti chiave nell’ambito dello sviluppo territoriale sostenibile e del cambiamento demografico. Con questo e altri riconoscimenti che il progetto potrà ricevere, è probabile che a livello nazionale altre regioni decidano di seguire l’esempio di Monte.
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