“Una nuova clausola di salvaguardia per il Ticino non è necessaria”
A sostenerlo è il Consiglio federale in risposta a una mozione del deputato leghista Lorenzo Quadri.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/MaMi/Keystone-ATS
L’accordo con l’Italia sull’imposizione delle frontaliere e dei frontalieri dovrebbe rendere meno attrattivo il mercato del lavoro ticinese. Non è quindi opportuno al momento, stando al Consiglio federale, prevedere una clausola di salvaguardia per il cantone a sud delle Alpi.
Nella sua risposta a una mozioneCollegamento esterno del deputato ticinese Lorenzo Quadri (Lega-UDC), che raccomanda di respingere, il governo precisa inoltre che una clausola di salvaguardia come quella chiesta dal consigliere nazionale ticinese nei confronti dei frontalieri “sarebbe contraria all’Accordo sulla libera circolazione delle persone….che non ammette una restrizione dei loro diritti per motivi economici”.
“L’Italia sta tentando varie misure per scoraggiare la partenza verso il Ticino di determinati profili professionali – scrive Quadri nell’atto parlamentare -, in particolare nel campo infermieristico. A livello federale si assistente per contro ad un generalizzato disinteresse nei confronti della situazione sul mercato del lavoro ticinese”.
Seppur consapevole del crescente numero di frontalieri in Ticino denunciato da Quadri, l’esecutivo fa notare che l’invecchiamento della popolazione, fenomeno particolarmente pronunciato nel Ticino, “implica un maggiore fabbisogno di lavoratori provenienti dall’estero”.
Quanto al paventato timore che il telelavoro possa esacerbare il problema come indicato dal consigliere nazionale leghista, il Consiglio federale sottolinea che il recente accordo fra la Svizzera e l’Italia entrato in vigore a inizio anno prevede che i lavoratori frontalieri possano lavorare a domicilio al massimo per il 25% del loro tempo di lavoro. Ne consegue, stando al governo, che il lavoro dovrà essere effettuato essenzialmente sul territorio svizzero.
I prestatori di servizi pubblici svizzeri riducono le emissioni del 7%
Questo contenuto è stato pubblicato al
I prestatori di servizi di pubblica rilevanza che hanno aderito all'iniziativa della Confederazione Energia e clima esemplari (ECE) hanno ridotto le loro emissioni di gas a effetto serra del 7% nel 2023.
Giro di vite nei centri federali di asilo per migliorarne la sicurezza
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per far fronte ai problemi di sicurezza e violenza emersi in un recente passato, la sicurezza del personale e degli ospiti dei Centri federali di asilo (CFA) va migliorata.
Secondo uno studio, i bambini che contano con le dita sono più bravi in matematica
Questo contenuto è stato pubblicato al
Contare con le dita rende i bambini dell'asilo più bravi in matematica: lo rileva uno studio dell'Università di Losanna, secondo il quale fanciulli di cinque-sei anni hanno migliorato notevolmente le loro capacità di fare addizioni quando si sono aiutati con le dita.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Si aggrava il bilancio avvenuto martedì tra Beirut e Damasco che ha preso di mira i combattenti del movimento islamista Hezbollah. Le autorità parlano di 12 persone decedute e circa 4'000 feriti,
Cellulari spiati, condannato negli USA anche un ticinese
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Dipartimento del Tesoro statunitense ha condannato diverse persone legate alle attività dell'Alleanza Intellexa, che ha sviluppato tecnologie spyware usate in numerosi Paesi.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nell'ambito di misure di riduzione dei costi, la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana RSI taglia 15 posti di lavoro a tempo pieno, 10 dei quali potranno essere assorbiti grazie alle fluttuazioni naturali e a pensionamenti anticipati con piano sociale.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il commissario Maros Sefcovic resterà responsabile delle relazioni tra la Svizzera e la Commissione europea. Lo indica la lettera di missione della presidente della Commissione Ursula von der Leyen pubblicata oggi.
Per il Consiglio degli Stati la Svizzera non deve aderire al Patto dell’ONU sulla migrazione
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera non deve aderire al Patto globale ONU sulla migrazione ma limitarsi a "prendere atto" dei suoi principi guida e dei suoi obiettivi. Lo ha deciso oggi il Consiglio degli Stati adottando il relativo decreto federale con 26 voti contro 7 e 11 astenuti.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Frontalieri, nuovi pesanti inasprimenti fiscali in vista
Questo contenuto è stato pubblicato al
Preoccupa il mondo del lavoro transfrontaliero la possibile soppressione di alcune agevolazioni tributarie nel nuovo accordo bilaterale.
Berna verifica se la tassa sanitaria a carico dei frontalieri sia legale
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Confederazione vuole verificare se il balzello imposto da Roma ai vecchi frontalieri per finanziare il sistema sanitario italiano sia legale.
Offensiva contro i frontalieri? Industrie svizzere chiedono spiegazioni
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nuovo regime fiscale, tasse sulla salute, telelavoro ridotto e riforma della fiscalità internazionale promossa da Roma creano fibrillazioni ai due lati del confine.
Per pensionati svizzeri e frontalieri le cure sono a pagamento in Italia
Questo contenuto è stato pubblicato al
Con la nuova tassa della salute l'iscrizione al sistema sanitario italiano non sarà di fatto più gratuita, anche per le persone fiscalmente esentate dal vecchio accordo fiscale italosvizzero.
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.