Solido risultato trimestrale per UBS
UBS ha realizzato nel secondo trimestre un utile netto di oltre 1,4 miliardi di franchi, in progressione dell'1% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso: il maggiore gruppo bancario elvetico ha ampiamente battuto le attese degli analisti, che si aspettavano una contrazione del risultato di circa un quarto.
“Ancora una volta il nostro modello operativo ha dimostrato la sua forza e la sua capacità di generare ritorni competitivi persino in condizioni di mercato lontane da quelle dello scorso anno”, afferma il presidente della direzione Sergio Ermotti, citato in un comunicato martedì mattina.
Il periodo in rassegna – sottolinea il manager ticinese – non solo ha presentato una crescita nei confronti del già solido analogo periodo dell’anno scorso: è stato anche realizzato l’utile netto più alto di un secondo trimestre dal 2010.
Futuro incerto
Riguardo al futuro UBS si mantiene cauta. Il forte calo dei tassi di interesse e i previsti ulteriori tagli continueranno a incidere sui proventi netti, in un quadro caratterizzato da notevoli rischi di ribasso, date le incertezze politiche e le tensioni geopolitiche.
La diversificazione della banca a livello di attività e regioni, insieme al patrimonio investito che beneficia di ricavi ricorrenti, dovrebbe però aiutare a mitigare gli effetti sfavorevoli, affermano i vertici dell’istituto. Il miglioramento della fiducia degli investitori e un’accresciuta volatilità del mercato dovrebbero inoltre controbilanciare la tipica flessione di terzo trimestre.
“Complessivamente i nostri obiettivi rimangono invariati: realizzare una crescita sostenibile e profittevole di lungo termine, investendo nelle nostre attività e offrendo rendimenti attraenti per gli azionisti”, afferma il Ceo Ermotti.
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