Un laboratorio dell’ETH nel profondo della roccia
In una galleria nelle montagne della Val Bedretto, a due chilometri dal portale di entrata, è nato un laboratorio del Politecnico federale di Zurigo per lo studio della geotermia e dei terremoti indotti dalle attività umane. Con queste caratteristiche, ne esiste soltanto un altro al mondo.
Ricavato da una galleria di ventilazione dismessa della Matterhorn-Gotthard-Bahn, il nuovo sito di ricerca sotterraneo presenta le condizioni ideali per studiare l’energia della Terra poiché molto meno superficiale di quelli già esistenti, fatta eccezione per uno solo laboratorio negli Stati Uniti.
QuiCollegamento esterno, a metà del traforo di 5,2 chilometri che collega Bedretto con la galleria ferroviaria della Furka, il Politecnico di Zurigo ETH studierà dunque come utilizzare il calore terrestre in modo sicuro ed efficiente.
L’obiettivo è comprendere in condizioni il più possibile reali quali processi si svolgono all’interno della roccia.
Molti i partner, sia accademici sia industriali, per un progetto in linea con la Strategia energetica 2050Collegamento esterno, che entro quell’anno mira a soddisfare il 7% del fabbisogno energetico nazionale mediante progetti di geotermia di profonditàCollegamento esterno.
“Con il solo interesse della ricerca di base”, ammette il direttore del Bedretto Lab e professore all’ETH, “non saremmo riusciti a realizzarlo”.
Al momento, il ‘Bedretto underground laboratory for geoenergies’ è fase di allestimento e regolazione degli strumenti. Il lavoro di ricerca vero e proprio inizierà nei prossimi mesi: sono già approvati progetti per un valore di 20 milioni di franchi.
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