La Svizzera punta sul telelavoro
L'amministrazione cantonale vodese punta sul telelavoro: gli 80 dipendenti del Servizio dello sviluppo territoriale - l'unità che si occupa di pianificazione - potranno effettuare fino al 50% delle loro attività da casa. Così anche ai Servizi Industriali di Ginevra.
“Abbiamo voluto procedere a una riforma importante”, ha affermato in una conferenza stampa a Losanna la consigliera di stato Jacqueline de Quattro, responsabile del dipartimento del territorio. Il Servizio dello sviluppo territoriale è l’unità più avanzata in termini di lavoro flessibile e di transizione digitale, ha sottolineato.
Il telelavoro – ha proseguito la politica – offre una maggiore flessibilità per conciliare la vita privata e quella professionale. Riduce anche gli spostamenti dei pendolari e aumenta anche la produttività.
Gli spazi di lavoro nell’amministrazione sono stati riorganizzati per promuovere l’applicazione del nuovo approccio. Per rendere possibile questa mobilità Il Servizio dello sviluppo territoriale ha fra l’altro avviato la digitalizzazione dei circa 7200 piani regolatori comunali.
Un servizio volontario
Il telelavoro è volontario e può essere pianificato o non pianificato; a seconda delle esigenze il dipendente può farvi ricorso per una giornata intera o per poche ore.
Il periodo di lavoro va dalle 6 alle 20. L’obbligo di timbrare è stato mantenuto, in modo da poter tracciare una chiara linea di demarcazione tra vita privata e professionale.
Nel servizio, invece, vi mostriamo l’esempio dei Servizi industriali di Ginevra.
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