Il minorenne svizzero è ora in detenzione preventiva; di recente, due giovani ginevrini erano stati arrestati con sospetti analoghi
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Un 17enne svizzero è stato arrestato a fine luglio dalla polizia vodese poiché sospettato di “partecipazione a un’organizzazione criminale legata allo jihadismo“.
Il giovane, domiciliato nel cantone, si trova attualmente in detenzione preventiva sotto la responsabilità del Tribunale dei minorenni e le indagini stanno proseguendo, ha spiegato domenica la portavoce delle forze dell’ordine Olivia Cutruzzolà, confermando così un’informazione anticipata da LeMatin Dimanche.
In giugno un 21enne ginevrino era finito in manette per lo stesso motivo e, a inizio agosto, è stato invece arrestato un 29enne, sempre di Ginevra.
A differenza di questi ultimi due casi, trattati dalla task force contro lo jihadismo del Ministero pubblico federale di Berna, quello del 17enne è nelle mani del Tribunale dei minorenni, poco abituato a questo genere inchieste. In Svizzera, la pena massima possibile per chi ha meno di 18 anni è di 4 anni di detenzione, viene precisato sul sito di Le Matin.
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