Vent’anni fa Google mise piede in Svizzera
Nel 2004 fondò una sede a Zurigo che da semplice ufficio di rappresentanza diventò il principale centro di ricerca fuori dagli Stati Uniti.
Google festeggia oggi, lunedì, vent’anni in Svizzera. Quella che doveva essere una semplice sede di rappresentanza del gigante californiano a Zurigo è diventata invece il suo più importante centro di ricerca al di fuori degli Stati Uniti. Investire a Zurigo è stata “la migliore decisione che abbiamo mai preso”, ha dichiarato Eric Schmidt, ex CEO di Google, nel 2016, come ricordano i colleghi di RTS in una scheda dedicata allo stabilirsi di Google lungo le rive della LimmatCollegamento esterno.
Vent’anni dopo, questo centro di ricerca conta 5’000 dipendenti che lavorano su tutte le principali applicazioni del gruppo: motore di ricerca, Maps, servizi cloud, YouTube, e intelligenza artificiale.
Zurigo trasformata
Google non ha portato solo progetti, ma li ha trovati anche a Zurigo, come sottolinea Joël Mesot, presidente del Politecnico di Zurigo ai microfoni di RTS: “Tutti usano Google Maps per orientarsi, e gran parte della tecnologia è stata sviluppata al Politecnico di Zurigo, poi passata a una start-up che è stata acquistata da Google.”
L’arrivo di Google ha stimolato il settore tecnologico locale. “Tutti gli ingredienti, tranne uno, erano già presenti”, spiega Gregor von Krogh, professore e specialista in innovazione e strategia. “C’erano aziende più piccole e forti. Anche nella città e nel cantone di Zurigo abbiamo eccellenti start-up nel campo del software e dell’hardware. Ma con Google, e prima con IBM, questo effetto cluster si è rafforzato considerevolmente”.
Joël Mesot aggiunge: “Zurigo è stata completamente trasformata negli ultimi vent’anni. Siamo passati dall’essere un centro bancario a un centro globale per l’alta tecnologia. Abbiamo Google, Microsoft, Nvidia, Disney e IBM, tutte con centri di ricerca e sviluppo a Zurigo”.
Numerose aziende attratte
Zurigo è riconosciuta in tutto il mondo come un centro per la tecnologia d’avanguardia. Il numero di posti di lavoro nel settore tecnologico sta per raggiungere quello della finanza.
Oltre a Google, altre aziende hanno aperto centri di ricerca, come Meta. Altre start-up sono nate intorno a questi giganti della tecnologia.
Sonia Wollkopf, direttrice dell’Agenzia per lo sviluppo economico di Zurigo, spiega ai nostri colleghi francofoni: “Questo ecosistema si è sviluppato intorno a Google. Molte start-up volevano operare in questo settore. Poi, gli stessi ex dipendenti di Google hanno fondato delle start-up”.
Thomas Dübendörfer, ex dipendente di Google, ha lasciato l’azienda per fondare la propria start-up, un’esperienza che ha ripetuto otto volte. Per lui, Google ha cambiato la percezione di Zurigo come centro tecnologico mondiale e ha portato una visione diversa del datore di lavoro, con benefit come pasti gratuiti, sale massaggi e corsi di fitness.
Aumento degli affitti e licenziamenti
Le critiche sono emerse anni dopo l’arrivo di Google, poiché per gli studenti del Politecnico di Zurigo, il colosso californiano è una destinazione ideale, ben pagata e prestigiosa, con benefit incomparabili.
La competizione per i talenti si è intensificata per molte aziende locali. Sonia Wollkopf ritiene legittima questa critica, ma Thomas Dübendörfer la respinge: “Google ha portato molti dipendenti dall’estero e da altre parti della Svizzera. È un datore di lavoro attraente e visibile, ma non assorbe l’intera forza lavoro.” Inoltre, ritiene esagerate le accuse di contribuire al problema degli affitti esorbitanti nel centro città.
La competizione per i talenti potrebbe attenuarsi, dato che Google ha ridotto le sue dimensioni. Il gruppo ha tagliato posti di lavoro in tutto il mondo e Zurigo non ha fatto eccezione. Si stima che siano stati persi diverse centinaia di posti di lavoro. Google non ha commentato la questione e le cifre esatte non sono chiare.
Fabian Streiff, capo del Dipartimento dell’economia del Cantone, non è preoccupato: “Lo sviluppo di Google rimane impressionante e continuerà.” Sottolinea che l’ondata di freddo ha colpito l’intero settore tecnologico negli ultimi anni. Molte aziende si sono ristrutturate perché c’era una bolla, e non si tratta solo di Google. Il gigante californiano rimarrà quindi una delle mete preferite dagli studenti di Zurigo.
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