Prima le nostre leggi? L’economia osteggia l’iniziativa Udc
Per gli operatori economici l'iniziativa dell'Udc (destra) denominata "Il diritto svizzero anziché giudici stranieri", sottoposta a voto popolare il prossimo 25 novembre, crea incertezze di tipo giuridico e nuoce all'economia nazionale.
In una conferenza stampa a Zurigo i dirigenti dell’organizzazione mantello Economiesuisse hanno ribadito che la proposta, secondo la quale la Costituzione federale deve prevalere sul diritto internazionale, mette a rischio più di seicento accordi economici stipulati da Berna che garantiscono alle imprese svizzere un accesso ai mercati mondiali.
La conseguenza, evidenziata dall’esperta Christiane Kaufmann (Università di Zurigo), sarebbe l’isolamento e la perdita di competitività del sistema produttivo elvetico. Numerosi accordi internazionali in contrasto con norme svizzere andrebbero rinegoziati e, in caso di mancata intesa, dovrebbero essere disdetti.
In ogni caso, ha precisato la titolare della cattedra zurighese di diritto internazionale, non sarebbe possibile evitare l’uscita della Confederazione dall’Organizzazione mondiale del commercio (WTO).
Qualità svizzera poi significa che “rispettiamo gli accordi presi”, ha aggiunto Jan Atteslander, responsabile del dossier di politica economica estera di Economisuisse. Sarebbe sbagliato voler cambiare un sistema che non crea problemi, ha insistito il dirigente.
Sull’oggetto in votazione si sono già espresse le Camere federali che raccomandano di respingere l’iniziativa, perché a loro giudizio metterebbe in pericolo i diritti umani, il benessere e la stabilità della Svizzera. Il 25 novembre si vedrà se il popolo avrà seguito queste indicazioni.
-il testo dell’iniziativa e le prese di posizioneCollegamento esterno
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