Sabato il responsabile dei servizi segreti svizzeri ha confermato che sono 77 le persone partite dalla Svizzera per combattere nelle milizie dello stato islamico. Ebbene, molte di queste frequentavano la moschea di Winterthur, vista da più parti come un luogo di radicalizzazione. Secondo la SonntagsZeitung, tuttavia, il luogo di culto ha ora allontanato l’Imam Shaikh Wail, ufficialmente per motivi finanziari.
Secondo le testimonianze di collaboratori e frequentatori del luogo di culto, la radicalizzazione alla moschea di Winterthur avveniva invitando giovani credenti a un colloquio personale con l’Imam. Un incontro durante il quale avveniva un vero e proprio lavaggio del cervello. Molte fonti citate dalla Sonntagszeitung parlano poi di un sostegno finanziario da parte dello Stato Islamico.
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