La storica sala cinematografica "Gloria" di Como-Camerlata rischia ormai la chiusura. La raccolta fondi lanciata un anno fa non ha racimolato abbastanza mezzi per evitare lo sfratto e la vendita dell'immobile. Il Circolo Arci Xanadù, gerente della sala, ci crede ancora.
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Sandro Pauli, RSI News
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“C’è ancora voglia di cinema di qualità in sala”. Lo afferma Barbara Lombardi, direttrice artistica del cinema GloriaCollegamento esterno a Como. La storica sala è a rischio chiusura: in maggio scade il contratto di affitto e il proprietario vuole vendere. Per evitare il peggio, in febbraio del 2019 il gerente – il Circolo Arci XanadùCollegamento esterno – ha lanciato una raccolta fondi. Dodici mesi dopo mancano ancora 60’000 Euro per raggiungere l’obbiettivo minimo prefissato, ovvero di 130’000 euro.
Un risultato che solleva degli interrogativi: nell’era in cui i giovani registi cercano il pubblico su piattaforme come Vimeo un locale come il Gloria ha ancora senso? Combattere contro giganti dello streaming come Netflix o Amazon Prime non è come fare la guerra ai mulini a vento? “No! – replica la Lombardi – e lo dimostrano i risultati che realizziamo”.
“Quando programmiamo film importanti prodotti da Netflix il pubblico viene in sala a vederli. Abbiamo avuto in esclusiva ‘The irishmanCollegamento esterno’ di Scorsese e abbiamo registrato tantissime entrate. Ricordo peraltro che il film dura più di tre ore e quindi non è propriamente un prodotto di largo consumo. Anche con il film “Marriage StoryCollegamento esterno”, che sarebbe uscito due settimane dopo su Netflix, abbiamo riempito la sala”.
Dal 2007, quando la sala è stata ripresa dal circolo Arci, “abbiamo potuto osservare un ricambio generazionale tra i nostri clienti. Tra i giovani c’è ancora tanta voglia di vedere i grandi film in sala e questo è molto positivo per il cinema”.
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