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Blu Tresa, una ciclabile che unisce Ticino e Varesotto

persona in bicicletta
La nuova ciclabile si collegherà con una rete più vasta, come il percorso lungo il fiume Tresa (nella foto) in Ticino. Ti-Press

Lo scorso dicembre è stato dato il via libera al progetto Interreg per costruire un’infrastruttura fra Luino ed il Comune svizzero di Tresa utile a turisti e frontalieri.

Il Comune di Luino a fine anno ha ottenuto il finanziamento nell’ambito del Programma Interreg Italia-Svizzera 2021-2027 per la realizzazione di una nuova infrastruttura ciclabile che collegherà il centro della cittadina lacustre sul Verbano italiano al valico di Fornasette, connettendosi poi alla rete ciclabile del Canton Ticino. Sono molteplici gli obiettivi che i due Comuni a cavallo della frontiera si propongono di raggiungere con questo genere di programma.

Il Comune di Luino (VA) già si era adoperato nel 2017 in partenariato con il Comune ticinese di Gambarogno a un progetto Interreg per sviluppare convetturaggio e viaggio in treno con una grande area di interscambio – il nome è Smart Border – che ora rilancia in questa finestra di progettazione assieme al Comune svizzero di Tresa e Cantone Ticino.

>> L’intervista a Francesca Porfiri, assessora ai Lavori pubblici del Comune di Luino:

Il nome della nuova infrastruttura approvata nella prima decade di dicembre 2024 con fondi europei e della Confederazione è Blu Tresa. I territori italiani e svizzeri lungo il fiume Tresa, hanno spiegato dal Comune di Luino, sono interessati quotidianamente dal passaggio di diverse migliaia di auto di pendolari per raggiungere il posto di lavoro.

Tali aree di confine sono pertanto interessate da un traffico intenso e da tutte le relative conseguenze: inquinamento, usura del manto stradale, lunghi tempi di percorrenza, problemi di sicurezza e ridotta qualità della vita delle comunità residenti nelle aree attraversate dal passaggio dei lavoratori pendolari. Certo, non tutti i frontalieri abbandoneranno le auto a favore delle biciclette ma vi è una forte presenza in tarda primavera ed estate di lavoratori che da tempo hanno optato per un mezzo diverso dall’auto e questo tipo di idea potrebbe “ingolosire” altri pendolari.

Mobilità sostenibile, ambiente, adattamento ai cambiamenti climatici, turismo, innovazione tecnologica: questi sono solo alcuni ambiti di cooperazione transfrontaliera che Varesotto, Sondrio, Lecco, Verbano Cusio Ossola, Comasco e Canton Ticino con Grigioni e Vallese, hanno deciso di sostenere nuovamente insieme all’interno del programma Interreg Italia-Svizzera 2021-2027Collegamento esterno.

Il territorio di interesse e cooperazione è davvero esteso, si estende per 38’800 Kmq su un’ampia sezione delle Alpi centro-occidentali, per una popolazione residente di circa 4,4 milioni di persone, di cui 890’000 in Svizzera e 3,54 milioni in Italia.

L’obiettivo di Interreg ACollegamento esterno, come riferisce la Segreteria di Stato dell’economia, è quello di “sfruttare i potenziali transfrontalieri e di ridurre gli ostacoli che la frontiera pone allo sviluppo integrato delle regioni transfrontaliere impedendo che si trasformino in territori economicamente forti e socialmente ed ecologicamente sostenibili”.

Collegamento con la rete-tram treno del Luganese

L’infrastruttura che si andrà a costruire si intersecherà con un’ampia rete di ciclabili in territorio italiano e ticinese. Si raccorderà con altri progetti Interreg già realizzati, come I strà di Caver, percorsi di trekking a cavallo e mountain bike, e appunto Smart Border, che ha realizzato aree di sosta che potranno essere utilizzati dagli utenti che dovranno lasciare l’auto per proseguire in bicicletta sulla nuova pista.

persona sale su un treno con una bicicletta
Obiettivo della nuova ciclabile è anche di favorire il trasporto intermodale. tvsvizzera.it

Il Programma d’agglomerato del Luganese di quinta generazione – secondo quanto riporta la scheda di progetto approvata – individua nella dorsale Luino-Tresa un collegamento favorevole verso la futura rete tram-treno del Luganese, che ha nel nodo intermodale di Ponte Tresa il punto sud/ovest di raccolta degli spostamenti frontalieri e turistici per giungere infine nel cuore dell’agglomerato.

La ciclabile porterà inoltre ad uno sviluppo della mobilità dolce a favore dei residenti delle aree attraversate dalla pista e dei visitatori che potranno raggiungere luoghi di interesse culturale e turistico lungo l’intera dorsale transfrontaliera spostandosi in modo sostenibile, contornati dalla bellezza della natura e del paesaggio che caratterizzano i luoghi del progetto.

La pista, che collegherà il centro di Luino con il comune di Tresa attraverso la dogana di Fornasette, cui si ricollega il sistema ciclabile svizzero, può quindi essere definito anche ciclo-escursionistica, con ricadute positive sullo sviluppo turistico dell’intera area transfrontaliera.

battello
Fare il giro dei tre laghi in bicicletta e in battello sarà più facile. tvsvizzera.it

La tratta sarà divisa in differenti lotti mentre un’ulteriore fase sarà costituita dall’analisi e sviluppo di itinerari per facilitare la mobilità per svago sull’area transfrontaliera tra Provincia di Varese e Cantone Ticino in conformità con la nuova Legge federale sulle vie ciclabili.

E in chiave di intermodalità Blu Tresa contribuisce anche alla realizzazione del progetto “1887, il giro dei tre laghi in bicicletta, treno e battello”, un antico percorso turistico della Navigazione Lago di Lugano in grado di collegare con la mobilità sostenibile i laghi Maggiore, Lugano e di Como.

L’importo complessivo dell’opera ammonta a 1,75 milioni di euro per la parte italiana e a 181’000 franchi per la parte svizzera; i lavori dovranno concludersi entro 36 mesi.

LASC TI-VA è un programma per la tutela dell’ambiente e del patrimonio naturale che punta al risanamento e alla rinaturalizzazione dell’area da cui si origina la contaminazione delle acque del torrente Pevereggia.

Si prevede l’eliminazione della fonte dell’inquinante che sta raggiungendo i pozzi ubicati nella Piana del Palone, essenziali per gli acquedotti di Luino e del Malcantone, a beneficio per la popolazione. La necessità di azioni congiunte transfrontaliere era già stata evidenziate in un precedente progetto Interreg nella finestra 2002 – 2006 dedicato allo studio idrogeologico di questa porzione di terra di confine.

Va ricordato che il sistema idrico che sorge nel Comune di Dumenza confluisce nel fiume “condiviso” Tresa, dove si trovano zone golenali protette d’importanza internazionale. Va registrato che interventi promossi singolarmente, senza cooperazione, non avrebbero la stessa efficacia perché si tratta di acque che scorrono in entrambi gli Stati e infatti, al termine del progetto, permarrà la collaborazione tra gli enti e gli acquedotti ticinesi e varesini, definiti dalla convenzione in essere che verrà aggiornata.

Verrà inoltre valorizzato l’aspetto naturalistico e fruitivo, grazie alla messa in rete di sentieri, tra cui due già in essere nel Cantone Ticino (Il sentiero dell’Acqua ripensata). La connessione tra Astano

(TI-CH) e Dumenza (VA-I) permetterà inoltre agli utenti di visitare aree umide /torbiere ad un diverso grado di naturalità. La progettazione delle attività di valorizzazione e didattiche verrà eseguita in sinergia tra le due realtà nazionali, cercando di valorizzare le singole eccellenze, utilizzando un approccio già applicato proficuamente nell’Interreg del Lema.

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