Premio Balzan a biologo dell’Università di Basilea
C’è anche un po’ di Svizzera nel palmarès del premio internazionale Balzan, che ogni anno assegna generosi riconoscimenti a quattro personaggi che si sono distinti in varie discipline del sapere umano. La cerimonia si è tenuta giovedì a Roma.
Nella sfarzosa cornice del Quirinale e alla presenza delle più alte cariche dello Stato italiano (tra le quali, il presidente del Senato Ignazio La Russa, della Camera Lorenzo Fontana e il ministro della cultura Alessandro Giuli), il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha consegnato giovedì il premio ai quattro accademici e accademiche designati dalla giuria internazionale della Fondazione italo-svizzera Balzan.
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Tra di essi figura il biologo molecolare svizzero-statunitense Michael N. Hall e professore all’Istituto di biologia (Biozentrum) dell’Università di Basilea. Lo studioso, indica la Fondazione Balzan, è stato insignito del riconoscimento “per i contributi innovativi alla comprensione dei meccanismi molecolari che regolano la crescita cellulare”.
Michael Hall ha infatti “scoperto due proteine, TOR1 e TOR2, che regolano la crescita cellulare e il metabolismo in risposta ai nutrienti e che svolgono un ruolo centrale nel processo di invecchiamento e nello sviluppo di malattie legate all’invecchiamento, come il cancro, il diabete e le patologie cardiovascolari”.
Il video della cerimonia al Quirinale (quirinale.it)
Un riconoscimento è andato anche al criminologo australiano John Braithwaite, distintosi per “per il suo contributo allo sviluppo teorico e alla diffusione della prassi della giustizia riparativa contemporanea, per il suo impegno a servizio delle istituzioni e della costruzione sociale, per il suo lavoro di alta divulgazione scientifica ed editoriale, per la sua dedizione alla crescita culturale delle più giovani generazioni nei valori della giustizia riparativa”.
Gli altri tre premiati
Nell’ambito della Storia della scienza moderna e contemporanea è stata insignita la storica e filosofa statunitense Lorraine Daston che, sempre per la giuria della fondazione italo-svizzera, si è distinta “per l’ampiezza, l’originalità e la varietà del suo lavoro, che ha saputo evidenziare le rappresentazioni mentali e i valori alla base dell’attività di ricerca in una vasta gamma di campi del sapere; per il numero e la qualità dei suoi articoli e dei suoi libri che hanno aperto nuove strade nella storia e nell’epistemologia delle scienze; per il suo contributo alla formazione di generazioni di ricercatrici e ricercatori; e per il suo sostegno – in qualità di responsabile di prestigiose istituzioni – a progetti di ricerca innovativi”.
Un alloro è stato attribuito anche al chimico statunitense Omar Yaghi “per i rivoluzionari contributi alla scoperta e allo sviluppo di materiali a struttura nanoporosa e per l’avanzamento delle loro applicazioni nella cattura del carbonio, nell’immagazzinamento dell’idrogeno e nell’estrazione dell’acqua dall’aria del deserto”.
Yaghi, indica il testo redatto dalla Fondazione, ha sviluppato “principi fondanti di progettazione fondamentali e innovativi metodi di sintesi, creando due ampie classi di materiali nanoporosi: le strutture metallo-organiche (MOF) e le strutture organiche covalenti (COF)”. Questi materiali pionieristici “sono ora in prima linea negli sforzi globali per affrontare le sfide critiche di sostenibilità e ambiente che il nostro pianeta sta fronteggiando”.
Iniziativa promossa a Lugano
Il premio ammonta a 750’000 franchi (circa 809’000 euro), una cifra che lo rende uno dei più munifici nel panorama internazionale. La somma viene comunque versata con la condizione che almeno metà dell’importo venga destinato a progetti di ricerca condotti da giovani ricercatori e ricercatrici.
A designare le persone premiate è il comitato della Fondazione Balzan, istituita nel 1956 a Lugano in memoria dell’imprenditore, giornalista e collezionista Eugenio Balzan, scomparso tre anni prima nella città sul Ceresio (dove era riparato precedentemente, durante il Fascismo).
La Fondazione, che ha due sedi istituzionali (Zurigo e Milano), assegna dal 1961 il suo premio – all’inizio sporadicamente e dalla fine degli anni Settanta ogni anno – a personalità distintesi nei campi della scienza e nelle discipline umanistiche: delle quattro onorificenze attribuite attualmente, due riguardano lettere, scienze morali e arti, due le scienze fisiche, matematiche, naturali e medicina.
Discipline scelte a rotazione
Le discipline premiate, selezionate di volta in volta dal comitato, variano ogni anno, in modo da privilegiare filoni di studio e ricerca innovativi o emergenti, e di sostenere ambiti di studio spesso trascurati dagli altri concorsi internazionali. Inoltre, in genere ogni quattro anni, viene assegnato anche il premio per l’umanità, la pace e la fratellanza tra i popoli.
La cerimonia di premiazione si svolge, ad anni alterni, a Roma e a Berna: nella capitale federale viene celebrata nella camera bassa del Parlamento (Consiglio Nazionale) a Palazzo federale, alla presenza di un esponente del Governo (di solito il titolare del Dipartimento dell’interno), mentre nella città eterna è presieduta dal Capo dello Stato al Quirinale o all’Accademia nazionale dei Lincei.
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