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Rischio temporali, allerta arancione per regione Valencia

Keystone-SDA

E' di nuovo allarme in Spagna per il maltempo. L'Agenzia meteorologica statale (Aemet) ha emesso un'allerta arancione sul litorale della provincia di Valencia, sulla costa e nell'entroterra settentrionale di Castellón.

(Keystone-ATS) Le precipitazioni che potrebbero raggiungere i 150 litri per metro quadrato in 12 ore. L’allerta, che sarà attiva dalle 9:00 alle 23:59 di oggi, prevede anche precipitazioni di 50 litri per metro quadrato in un’ora sulla costa meridionale di Valencia e di 40 l/m2 in un’ora nella parte centro-settentrionale, a Castellon. Secondo l’agenzia Aemet i temporali potrebbero essere accompagnati anche da grandine.

In tutto 7.500 i membri dell’esercito sono impegnati sul territorio nella ricerca dei dispersi, ai quali si sono uniti 5.000 fra agenti di polizia e guardia civile mobilitati dal ministero dell’Interno, che si sono uniti ai 5.000 già presenti sul territorio. Secondo le autorità è stata ripristinata l’elettricità per il 94% delle utenze, ma 7mila persone restano ancora senza luce e in migliaia senza acqua.

Si riducono le speranze

Al quinto giorno dalle inondazioni si riducono le speranze di trovare sopravvissuti fra i ‘desaparecidos’ il cui numero è ancora imprecisato. Le ricerche sono concentrate nei parcheggi di centri commerciali e abitazioni rimasti finora isolati dalla marea di fango. Si temono decine di vittime intrappolate nel parking del centro commerciale Bonair di Aldaia, dove le idrovore hanno aspirato da ieri il 75% dell’acqua che arriva a quattro metri di altezza nei due piani interrati. Nel parcheggio sono entrati i vigili del fuoco e i militari dell’Ume con alcuni scafi, per cercare persone nelle auto sommerse in quello che potrebbe essere un enorme cimitero di fango. La Protezione civile ha attivato team di psicologi per assistere i familiari delle possibili vittime.

Continuano le operazioni di soccorso anche nel parcheggio del supermercato Consum, a Benetusser, dove fra le auto ingoiate dall’acqua si cercano almeno 20 persone. “Non si stimano 1.900 dispersi. 1900 è il numero di chiamate al 112 di familiari che non hanno notizie dei propri cari, ma in gran parte questo risponde alla mancanza di comunicazioni”, ha chiarito il ministro dell’Interno, Fernando Grande Marlaska ieri sera alla Cadena Ser. “Stime del genere ci indurrebbero in errore e non generano fiducia”, ha aggiunto.

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