Risparmio poco remunerato, banche aumentano sensibilmente margini
(Keystone-ATS) Le banche hanno aumentato sensibilmente i loro margini: i risparmiatori beneficiano di un tasso d’interesse sui loro depositi molto più basso di quello che viene imposto ai debitori o ai titolari di ipoteche, rileva un’analisi di MoneyPark.
In media il margine di interesse netto delle banche è aumentato del 14% fra il 2022 e il 2023, passando dall’1,23% all’1,40%, emerge dalle indicazioni fornite oggi dalla società attiva nella consulenza e intermediazione sui mutui. Se i tassi d’interesse aumentano, come è successo di recente in cinque occasioni, i debitori ipotecari pagano immediatamente tassi d’interesse più alti, mentre i risparmiatori ricevono più denaro solo con un certo ritardo.
“Le chiare vincitrici della svolta dei tassi d’interesse sono le banche cantonali, che stanno beneficiando massicciamente del mutato contesto e mantengono la loro indiscussa posizione di leader”, commenta Lukas Vogt, Ceo di MoneyPark, citato in un comunicato. L’esperto parla di un “impressionante aumento” del 21% – pari a 25 punti base – del margine netto, salito a 1,43%.
Le grandi banche hanno invece fatto eccezione al quadro generale, con un margine dell’1,36%, invariato rispetto all’anno precedente. MoneyPark spiega la stagnazione con le turbolenze di Credit Suisse: poiché i risparmiatori hanno ritirato grandi quantità di denaro dall’istituto, che nel frattempo è stato acquisito da UBS, esso ha dovuto rifinanziarsi a costi elevati. Le prospettive per il 2024 sono però ritenute buone, nell’ottica di UBS.