Russia: Putin non nega né conferma truppe nordcoreane nel paese
Alla conferenza stampa conclusiva del vertice dei paesi Brics a Kazan, il presidente russo Vladimir Putin non ha smentito né confermato lo schieramento di truppe nordcoreane nel suo paese.
(Keystone-ATS) Il capo del Cremlino ha ricordato l’accordo di cooperazione tra Russia e Corea del Nord. “Che cosa ne facciamo è affar nostro”, ha aggiunto.
Dal canto suo, l’Ucraina afferma che i soldati nordcoreani inviati in Russia sono stati già schierati nella regione di Kursk, dove si trovano le truppe ucraine penetrate in territorio nemico lo scorso agosto. Lo rendono noto i servizi segreti ucraini.
Intanto l’Unione europea (Ue) si dice “profondamente allarmata” dalle notizie secondo cui la Corea del Nord starebbe inviando truppe “per partecipare alla guerra illegale di aggressione della Russia contro l’Ucraina”. Lo dichiara l’alto rappresentante dell’Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell a nome dei 27. “Ciò costituirebbe una grave violazione del diritto internazionale, compresi i principi fondamentali della Carta delle Nazioni Unite e sarebbe un atto ostile unilaterale da parte con gravi conseguenze per la pace e la sicurezza europea e mondiale”, aggiunge.
“L’Unione Europea condanna fermamente l’intensificarsi della cooperazione militare e dei trasferimenti di armi tra la Corea del Nord e la Russia, che violano palesemente molteplici risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. L’Ue esorta la Corea del Nord a cessare di sostenere gli sforzi bellici illegali della Russia”.
“L’intensificarsi della cooperazione militare della Russia con la Corea del Nord invia un chiaro messaggio: nonostante la dichiarata disponibilità a negoziare, la Russia non è sinceramente interessata a una pace giusta, globale e duratura. Al contrario, la Russia sta intensificando e cercando disperatamente qualsiasi aiuto per la sua guerra, anche da parte di attori che stanno gravemente disturbando la pace e la sicurezza globale”.
“Inoltre, con il suo inquietante cambiamento di posizione sulla denuclearizzazione della Corea del Nord, come espresso dal ministro degli esteri (Serghei) Lavrov, la Russia rinuncia ai suoi obblighi fondamentali derivanti dal Trattato di non proliferazione, tra cui quello di prevenire la proliferazione nucleare, e viola molteplici risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite adottate con il sostegno della Russia. In questo modo, la Russia compromette le sue responsabilità come membro permanente del Consiglio di sicurezza e come Stato membro delle Nazioni Unite”.
“La Corea del Nord non può e non potrà mai avere lo status di Stato dotato di armi nucleari in conformità con il Trattato. Il continuo sostegno della Corea del Nord alla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina illustra quanto la sicurezza europea sia strettamente legata a quella dell’Indo-Pacifico. L’Unione europea si coordinerà con i partner internazionali sulla questione, anche per quanto riguarda le risposte”.