Russia, Gershkovich condannato a 16 anni per spionaggio
(Keystone-ATS) Il giornalista americano Evan Gershkovich è stato condannato a 16 anni di prigione per spionaggio da scontare in una colonia penale di massima sicurezza in Russia. Lo rende noto la Corte citata da Interfax.
I pubblici ministeri avevano chiesto una condanna a 18 anni per il reporter del Wall Street Journal, che è detenuto in Russia dal marzo dello scorso anno. Il processo, a porte chiuse, era iniziato il 26 giugno a Ekaterinburg. Si tratta di un caso giudiziario che Washington definisce una farsa.
Gershkovich, che ha lavorato anche per l’agenzia di stampa AFP a Mosca dal 2020 al 2022, è accusato di aver raccolto informazioni sensibili per conto della CIA su uno dei principali produttori di armi del Paese, il costruttore di carri armati Uralvagonzavod. È il primo reporter occidentale dall’era sovietica a essere accusato di spionaggio in Russia.
“L’imputato non ha ammesso la sua colpevolezza durante il processo. Tuttavia, l’insieme delle prove presentate alla corte è stato sufficiente per condannarlo”, ha riferito il servizio stampa del tribunale regionale di Sverdlovsk, citato dalle agenzie russe.