Saar, ‘fine della guerra a Gaza dopo aver raggiunto obiettivi’
Israele porrà fine alla guerra a Gaza dopo aver raggiunto tre obiettivi: la restituzione degli ostaggi rapiti, lo smantellamento dell'infrastruttura militare e governativa del movimento terroristico di Hamas e l'eliminazione della minaccia alla sicurezza di Israele.
(Keystone-ATS) Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar, giunto nella Repubblica Ceca per il suo primo viaggio ufficiale all’estero, lo ha dichiarato in una conferenza stampa dopo un incontro con il suo omologo ceco Jan Lipavsky, confermando che Israele ha presentato ricorso contro la decisione della Corte penale internazionale (Cpi).
Saar ha affermato che Israele nel futuro non intende controllare la vita civile nella Striscia di Gaza. “Ci prenderemo cura della nostra sicurezza, ma devono avere una propria leadership”, ha detto. Non deve essere qualcuno che sostiene il terrorismo o che incita i residenti al terrore e alla distruzione dello Stato di Israele”, ha sottolineato.
Saar ha inoltre dichiarato che il suo paese risponderà immediatamente a qualsiasi violazione del cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah, non permettendo al movimento militante libanese di andare a sud del fiume Litani o di riarmarsi. “La carta non è importante quanto la realtà”, ha dichiarato il ministro.
Saar ha poi sottolineato che Israele ha presentato oggi il ricorso contro la decisione della Corte penale internazionale di emettere mandati di arresto per il primo ministro Benjamin Netanyahu e l’ex ministro della difesa Yoav Galant. Il ministro ha descritto la decisione della Corte come oltraggiosa, che mina la credibilità del tribunale e crea un pericoloso precedente per i paesi democratici che combattono i terroristi.
Contro la visita di Saar nella Repubblica Ceca hanno protestato presso l’edificio del Ministero degli Esteri alcune decine di persone. Hanno chiesto che le relazioni ceche con Israele vengano interrotte e che la Repubblica Ceca sostenga le sanzioni contro il Paese nell’Unione Europea.