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Carla Del Ponte: il mio libro per le vittime in Siria

Carla Del Ponte mostra alla telecamera il libro, sul quale si appresta a scrivere una dedica
Sarà tradotto in diverse lingue. RSI-SWI

Dopo cinque anni nella Commissione Onu sulla Siria, per la quale ha seguito il conflitto e documentato crimini commessi su vari fronti, Carla Del Ponte ha deciso di scrivere un libro 'In nome delle vittime'. Lo ha presentato martedì a Zurigo.

Se n’era andata lo scorso agosto, sbattendo la porta. La svizzera Carla Del Ponte -già procuratrice generale della Confederazione e procuratrice capo del Tribunale penale per l’ex-Jugoslavia- si era detta frustrata per l’inerzia della comunità internazionale di fronte alle violenze nel conflitto siriano.

Aveva quindi lasciato una Commissione che considera un “alibi per non fare niente” e che descrive impegnata a stilare “la lista dei crimini” senza la prospettiva di un’inchiesta per determinarne i responsabili. 

Del Ponte riassume cinque anni di lavoro nel saggio ‘Im Namen der Opfer’, scritto a quattro mani con un giornalista svizzero-tedesco. Lo fa per “dire tutta la verità, solo la verità”.

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Il libro, che sarà tradotto in diverse lingue, è considerato dalla stessa Del Ponte un addio alla carriera.

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