Il ritiro dei ghiacciai sta riportando alla luce dei reperti interessanti. Gli archeologi ne sono entusiasti ma anche preoccupati: il riscaldamento climatico è veloce e il rischio che molti tesori vadano persi è concreto.
Per evitarlo, il Canton Grigioni sta sensibilizzando gli alpinisti su questo tema, indicando loro quali sono le zone dove è possibile che riemergano reperti.
L’archeologo cantonale Thomas Reitmaier mostra intanto alla Radiotelevisione svizzera uno dei suoi ritrovamenti, a 2700 metri sopra Bergün. È del 17esimo secolo.
Contenuto esterno
“Sono due scarpe appartenenti ad una donna, il cui cadavere è stato ritrovato sul ghiacciaio del Porchabella. I primi elementi sono stati ritrovati già negli anni Ottanta sul ghiaccio che si stava ritirando velocemente”.
Mancava però la consapevolezza: “si è dovuto attendere fino ad inizio anni Novanta, fino alla scoperta di Ötzi, per capire che si aveva a che fare con un cadavere storico e che con il cambiamento climatico ci potessero essere dei primi ritrovamenti”.
Contenuto esterno
Un tema che riguarda, specie dalla calda estate 2003, tutto l’arco alpino. Ma come si fa a prevedere le zone in cui torneranno alla luce oggetti o resti umani? Reitmaier lo spiega nel servizio.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Ghiacciai, l’inverno nevoso non ne ha rallentato lo scioglimento
Questo contenuto è stato pubblicato al
Si stima che entro la metà del secolo alcuni ghiacciai svizzeri saranno già solo un ricordo. Fino al 70% del ghiaccio delle montagne elvetiche potrebbe sparire già nei prossimi decenni. Le precipitazioni nevose particolarmente abbondanti nell’inverno 2017 – 2018 avevano fatto sperare che quest’estate l’arretramento sarebbe perlomeno rallentato. Ma non è stato così. Le temperature,…
Missione svizzera nell’Artico per studiare i cambiamenti climatici
Questo contenuto è stato pubblicato al
Lungo i fiordi dell’arcipelago norvegese delle Svalbard, tra ghiacciai eterni, orsi bianchi e gelide brezze, si sono concentrate le osservazioni degli studenti di età compresa tra i 16 e i 25 anni, tra i quali figura la ticinese Tessa Viglezio. La missione non si esaurisce però nella documentazione scientifica del riscaldamento globale su flora e…
Questo contenuto è stato pubblicato al
La prima fotografia del Rhonegletscher risale al 1846, verso la fine della piccola era glaciale. Da allora, il fronte del ghiacciaio non fa che arretrareCollegamento esterno, ma rimane una meta ambita dai turisti. “Nel 1985, il ponte per entrare nel ghiacciaio partiva da qui”, indica Philippe Carlen in un punto completamente all’asciutto. La famiglia Carlen…
Coppia ritrovata sotto il ghiaccio, funerali a 75 anni dalla morte
Questo contenuto è stato pubblicato al
La cerimonia si è svolta nella chiesa di Savièse, nel conton Vallese, a qualche chilometro da Chandolin, luogo d’origine di Marcelin Dumoulin e della moglie di quest’ultimo, Francine, che al momento della tragica scomparsa, il 15 agosto del 1942, avevano rispettivamente 40 e 37 anni. Sorpresi da un temporale mentre stavano recandosi a un alpeggio,…
Questo contenuto è stato pubblicato al
La polizia cantonale, incaricata dell’inchiesta, ha comunicato che il ritrovamento è avvenuto sul versante vallesano del ghiacciaio, situato nei pressi di Les Diablerets. Gli specialisti dell’istituto di medicina legale di Losanna dovranno definire più precisamente per quanto tempo i due corpi sono stati prigionieri del ghiaccio. Le autorità faranno, quindi, dei confronti con le liste delle persone…
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.