Lercio, quando solo la realtà supera la satira
È uno dei siti Internet più popolari d'Italia. È spesso citato per i suoi titoli satirici, ma talvolta anche perché la realtà supera le sue battute. Si chiama 'Lercio' e può contare su un collettivo di 23 autori, sparsi per tutto il Paese. La RSI li ha incontrati in occasione di una rara riunione.
“Matteo Salvini dimentica un porto socchiuso: sbarcati 800’000 migranti”. “Cina, giornata lavorativa ridotta a 24 ore”. “Cena tra amici degenera in un nuovo partito di sinistra”.
Lercio.itCollegamento esterno scrive di politica, sesso, religione, morte; di ogni tema che si presti alla satira. Gioca su attualità e luoghi comuni per confezionare “battute travestite da notizia”, come le definisce uno degli autori, Andrea H. Sesta, bilanciando “la parte satirica seria con battute di costume”, spiega il suo collega Gianni Zoccheddu.
Sono insomma contenuti palesemente inventati che nessuno si sognerebbe di scambiare per bufale create ad arte per disinformare. Semmai, osserva Eddie Settembrini, altro autore di Lercio, “il vantaggio di scrivere battute false è poter scrivere su fatti che si verificheranno tra un po’ di tempo”.
Non di rado, in effetti, la satira è superata dalla stessa realtà. Ed ecco che di fronte a certe notizie (vere) si fa strada il commento: “Ah, ma non è Lercio!”.
Il servizio è stato trasmesso dal TGCollegamento esterno della Radiotelevisione svizzera. Il libro ‘Lercio. La storia lercia del mondo. I retroscena dell’umanità’, pubblicato da Shockdom, è il secondo volume del collettivo.
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