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Beni culturali, scrigni della nostra identità

Immagine di una chiesa in fiamme disegnata a china, ritratta da una vecchia cartolina
La catttedrale di Reims in fiamme nel 1914. RSI-SWI

Si aprirà giovedì 25 aprile a Ginevra una conferenza internazionale sulla protezione del patrimonio culturale, organizzata dall'Unesco e della Svizzera. Benché incentrato sulla conservazione in caso di conflitti, l'evento cade pochi giorni dopo l'incendio di Notre-Dame a Parigi e assume un significato più ampio, ricordandoci come nei beni culturali si racchiuda l'identità dell'umanità.

Del resto fu proprio un incendio, quello della cattedrale di Reims sotto i bombardamenti tedeschi nella prima guerra mondiale, a ispirare alle Nazioni Unite una ConvenzioneCollegamento esterno per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato.

Approvata nel 1954, ha anche lo scopo di combattere il traffico illecito e purtroppo non perde mai d’attualità, come ricorda una riproduzione dell’arco di trionfo della città siriana di Palmira posta sulla piazza delle Nazioni, in ricordo dell’originale distrutto dall’Isis nel 2015.

Contenuto esterno

Nel servizio del TGCollegamento esterno della Radiotelevisione svizzera, il commentodi Abdulaziz al-Muzaini, direttore Unesco a Ginevra, e di Jean-Yves Marin, direttore del Museo d’arte e di storia di Ginevra, che insiste su come sia importante avere persone adeguatamente formate nelle squadre d’intervento.

 

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