Milano città fantasma
La movida si è fermata e posti di controllo garantiscono il rispetto delle regole, mentre le ambulanze continuano a sfrecciare.
Alzi la mano chi, almeno una volta, non è stato – o non sia passato – da Milano. Eppure, si sa, oggi Milano non è più la stessa. Il capoluogo della Lombardia si è trasformato in una città fantasma dove solo alcune categorie di lavoratori continuano a girare per strade vuote e malinconiche [foto].
Tra loro ci sono i Rider, nella maggior parte dei casi ragazzi stranieri, che sfrecciano in bici o in motorino per consegnare cibi pronti a domicilio. Poi ci sono i posti di controllo delle forze dell’ordine, meticolose nel far rispettare le nuove disposizioni del “coprifuoco”, a far da cornice a una quotidianità insolita.
Desolante la zona della movida milanese. Lì, dove fino a qualche settimana fa ci si recava per incontrarsi, ci sono ora solo saracinesche abbassate e tavolini vuoti, mentre i taxi danno l’impressione di essere in esubero in attesa di qualche sporadico cliente.
È in questo clima spettrale che incontriamo una soccorritrice. Dall’ambulanza ci racconta la routine “straordinaria” di chi non si ferma mai anche in questa Milano diventata ormai città fantasma.
Il reportageCollegamento esterno su RSI News.
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.