Cronaca di un ritorno
Da “la Svizzera” a tvsvizzera.it
di Dino Balestra
“C’era una volta una TV che aveva in Italia, nei suoi momenti di massima diffusione, tanti spettatori quanti ne ha oggi il Festival di Sanremo. C’era una volta una TV che molti anni fa, con le sue scelte, portò l’Italia ad adottare il sistema PAL, ai danni del SECAM. C’è, oggi, una TV che molti vorrebbero – ma solo pochi possono – vedere…”
Si leggeva così, in una vecchia pubblicazione destinata al pubblico italiano, a proposito di quella che allora si chiamava TSI. Era strano, per noi che quella televisione la facevamo, nei lontani studi di Lugano, constatare che la nostra piccola TV era diventata per molti italiani un oggetto del desiderio. Questo ci lusingava, ci spronava a lavorare sempre meglio. Ma quella stagione dorata non è durata a lungo. Da quando il sistema radiotelevisivo è diventato un mercato dalle leggi spietate, per la televisione svizzera non è più stato possibile varcare il confine.
Ma nel frattempo molto altro è cambiato. I “vecchi” mass media, e la TV in particolare, hanno perso lo scettro, per diventare solo una delle componenti di un quadro ben più ampio e complesso. La comunicazione si è fatta multimediale, e il suo panorama cambia, ormai da anni, a ritmi talmente forsennati da costringere chi opera nel settore ad aggiornarsi quotidianamente, pena l’irrilevanza.
Per fortuna però i cambiamenti non rappresentano solo problemi, ma anche, e direi soprattutto, opportunità. E così la diffusione di Internet e dei New Media offre oggi alla RSI, la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana, la possibilità di ritornare in Italia con un’offerta nuova, concepita appositamente per il pubblico italiano e più in generale per la platee italofone di tutto il mondo.
La nuova offerta ha un nome: tvsvizzera.it. Si tratta di un sito web che sarà online a partire dal gennaio 2014, e che proporrà un punto di vista diverso, “altro”, sugli avvenimenti italiani e internazionali. Il punto di vista di un paese federalista da oltre sette secoli, che nel tempo si è affermato come un modello di convivenza culturale e di organizzazione statale, e come un punto di riferimento per livello dei servizi e qualità della vita.
Vorrei sottolineare che non si tratta di un’iniziativa estemporanea, nata sull’onda dell’entusiasmo per le mille possibilità offerte dal webTvsvizzera.it avrà un’offerta “dedicata”, grazie al lavoro di una piccola redazione che confezionerà servizi legati all’attualità insubrica (e non solo). Al contempo proporrà un’ampia selezione di programmi radio e tv e di documenti d’archivio della RSI. Fra gli obiettivi, quello di far conoscere ad un pubblico sempre più ampio la Suissitude – la “svizzeritudine” –, i valori e i sentimenti nazionali della Confederazione Elvetica, proponendosi al contempo come un ponte comunicativo fra la Svizzera e l’Italia.
Sono convinto che sarà l’inizio (anzi, la ripresa) di una bella amicizia.
Dino Balestra
Direttore della RSI Radiotelevisione svizzera
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