Da Federico Fellini a Claudio Scajola, La dolce vita (e la fine amara) di via Veneto

L’ultima cena (da uomo libero) di Claudio ScajolaCollegamento esterno, 66 anni, ex ministro degli Interni, ex potentitissimo boss politico in Liguria (DcCollegamento esterno prima, Forza ItaliaCollegamento esterno poi), momentaneamente ristretto nel carcere di Regina CoeliCollegamento esterno (Roma)?

All’Hotel ImperialeCollegamento esterno di via Veneto 24, pochi passi dall’ambasciata UsaCollegamento esterno nella Capitale.

Cena in camera.

Con una signorina.

Che si chiama Rosa CriscuoloCollegamento esterno, 34 anni, lineamenti e curve da chirurgia plastica, avvocato, ex PdCollegamento esterno, ex Partito radicaleCollegamento esterno e, da qualche tempo, in Forza Italia a fianco dell’ex sottosegretario Nicola CosentinoCollegamento esterno, 55 anni, arrestatoCollegamento esterno il 3 aprile 2014 (estorsione e concorrenza sleale aggravata dalla finalità camorristica), momentaneamente ristretto nel carcere di SecondiglianoCollegamento esterno (Napoli).

“Adesso diranno che porto sfiga” ha commentato, elegante, Rosa la trasformista al Corriere della seraCollegamento esterno. E, non paga, ha aggiunto questo tocco di classe: “Sgombriamo subito il campo dai dubbi: io non ho una relazione con l’ex ministro, potrebbe essere mio nonno… (ride, ndr). Sa com’è, fino a Cosentino potrei anche arrivare, ma a Scajola no, per favore”.

Quindi Scajola (a sua insaputa?) sulla bocca di Rosa è un povero vecchietto.

Un povero vecchietto inguaiato da una serie di telefonate con un’altra bionda vistosa: Chiara RizzoCollegamento esterno, 43 anni, momentaneamente ristretta nel carcere di NizzaCollegamento esterno, moglie di Amedeo MatacenaCollegamento esterno, 51 anni, ex deputato di Forza Italia, momentaneamente ristretto nei confini dello stato di DubaiCollegamento esterno; latitante, se esce lo aspetta la galera (cinque anni e quattro mesi per concorso esterno in associazione mafiosa).

Riepiloghiamo: tre uomini (ex) potenti del centrodestra, due donne che non passano inosservate. Un full perdente di manette e seduzione sullo sfondo di via VenetoCollegamento esterno, la strada immortalata da La dolce vitaCollegamento esterno di Federico FelliniCollegamento esterno.

Già, la mitica via Veneto…

Scandita da alberghi maestosi e lussuosi, pattugliata giorno e notte dai paparazzi negli anni Sessanta (quando CinecittàCollegamento esterno era una Hollywood europea),

la strada più famosa di Roma, in decadenzaCollegamento esterno, da qualche anno è confinata in cronaca nera.

Prima (2007) il pasticciaccio brutto di sesso e droga all’ Hotel FloraCollegamento esterno, protagonisti Cosimo MeleCollegamento esterno, allora cinquantenne deputato UdcCollegamento esterno, e la escort Francesca ZenobiCollegamento esterno, 37 anni, salvata per miracolo da una overdoseCollegamento esterno…

Poi (2012) la morte, per ‘ndrangheta, del Cafè de ParisCollegamento esterno, locale simbolo del capolavoro felliniano, messo sotto sequestro e, successivamente, distrutto da un incendio.

Infine, giovedì 8 maggio 2014, “nonno” Scajola arrestatoCollegamento esterno dagli agenti della DiaCollegamento esterno che, all’alba, hanno bussato alla porta numero 213 (pochi passi dalla 203 della “nipotina” Rosa Criscuolo) dell’Hotel Imperiale per accompagnarlo in cella.

Sic transit gloria mundi (e ciò vale non solo per via Veneto, evidentemente…).

Massimo Donelli

massimo.donelli@usi.ch