Nel ‘Treno dei bimbi’ non si dorme più per forza
Le vecchie carrozze ferroviarie dalle quali negli anni '60, nel comune piemontese di Baceno, furono ricavate stanze per i figli dei lavoratori stagionali in Svizzera sono state riconvertite in villaggio vacanze. Il Treno dei bimbi è oggi un'attrattiva turistica e al contempo la testimonianza di un passato difficile per tante famiglie di emigranti.
Le colonie estive di cinquant’anni fa non erano una scelta, per i figli degli stagionali. Lo statuto di tali lavoratori non consentiva il ricongiungimento familiare, e così molti figli piccoli furono costretti a rimanere con i nonni o gli zii in Italia, a vivere da clandestini in Svizzera, oppure ancora a passare lunghi periodi in strutture di accoglienza vicino al confine [immagini dell’epoca in questo video].
La Radiotelevisione svizzera RSICollegamento esterno ci riporta in un villaggio immerso nel verde a BacenoCollegamento esterno, in Piemonte. A guidarci è padre Vincenzo: ancora oggi, a gestire il Treno dei Bimbi sono i frati cappuccini di Domodossola.
Vincenzo ci racconta come il villaggio, colonia estiva della Casa del Fanciullo, poté contare sull’amicizia di padre Michelangelo (fondatore della Casa) con Oscar Luigi Scalfaro, a quel tempo ministro dei trasporti. Ma anche sulla solidarietà dei ferrovieri della zona, che aiutarono a posizionare i vagoni.
Nel servizio, non manca una breve intervista a tre bambini di allora.
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