Dal rigore economico a Mare Nostrum, i tanti “nyet” di un’Europa matrigna
Saprà (ma per quanto?) incantare elettoralmente gli italiani. Ma non gli riesce certo di incantare l’Europa. Dalll’UE – a guida tedesca – Matteo Renzi ottiene davvero poche soddisfazioni. Anzi, una vera e propria sfilza di nyet.
No all’alleggerimento del Patto di stabilità, no all’ammorbidimento della politica di rigore, no ai sussidi strutturali se a breve Roma non elaborerà una strategia credibile su piani di ricerca, innovazione, cultura, rinnovo tecnologico (e in ballo ci sono 40 miliardi di euro), e no – finora – alla nomina di Federica Mogherini alla guida della diplomazia comunitaria.
Senza dimenticare la freddezza con cui Bruxelles ha accolto l’auto-candidatura italiana a mediare in nome dell’intera UE sulla crisi irachena; oppure la minaccia di una super-multa da un miliardo di euro a causa della mancata realizzazione dei depuratori per risolvere il problema degli scarichi direttamente nei fiumi e nei mari (6 italiani su dieci).
Per non pochi italiani, “un’Europa matrigna”. Ed ora ecco anche lo “schiaffo” sull’operazione Mare Nostrum per il salvataggio dei migranti nel Canale di Sicilia. L’agenzia Frontex – creata per garantire la sicurezza lungo le frontiere esterne dell’Unione – ha infatti respinto le richieste del ministro Alfano: l’UE non può varare fondi supplementari, e non può dunque sostituire Roma nell’organizzazione dei soccorsi in mare.
Sono ormai più di centomila gli immigrati sbarcati sulle coste italiane nella prima parte di quest’anno (un record assoluto); all’inizio di agosto l’operazione “Mare Nostrum” ha totalizzato 301 missioni; le persone soccorse in alto mare dalla marina italiana sono state 89.973 (molte donne, molti bambini) e 539 gli scafisti arrestati; non sono mancati altri naufragi e altri morti, ma nulla di paragonabile alla strage dell’ottobre 2013, che spinse l’allora governo Letta a cambiare strategia e a varare gli interventi umanitari. Interventi contestati da una parte dell’opposizione, che li considera un incoraggiamento ai clandestini.
Le guerre a sud del Mediterraneo, e il caos in Libia, promettono altri arrivi in massa. Sommando emergenza a emergenza. Senza che l’Europa la gestisca in modo unitario. Così l’Italia si sente abbandonata. Riceverà aiuti per 315 milioni per il periodo 2014-2020. Del tutto insufficienti, protesta Roma, visto che Mare Nostrum costa all’Italia almeno dieci milioni al mese. Per il salvataggio di migranti che vengono accolti in strutture inadeguate e ormai al limite del collasso, e che nella stragrande maggioranza vogliono comunque raggiungere altri paesi dell’Unione.
Il “nyet” a rilevare Mare Nostrum è forse quello che brucia di più. Sentendosi abbandonata, l’Italia minaccia ora di cancellare le missioni umanitarie. Decisione difficile. In gioco c’è la vita di migliaia di disperati. Ma sembra interessare poco all’ “Europa matrigna”.
Aldo Sofia
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