Firenze pigliatutto (dai teatri agli aeroporti)
Hypercorsivo di Massimo Donelli
Che cosa debbono pensare i genovesi di Matteo RenziCollegamento esterno? Fin qui, mettendo insieme una fila di fatti, tutto il peggio possibile.
Da premier, gira come una trottola, dentro e fuori gli studi televisiviCollegamento esterno, ma nella SuperbaCollegamento esterno non si è fatto vedere né durante né subito dopo l’ultima, tragica alluvioneCollegamento esterno di ottobre 2014 salvo presentarsi, sei mesi dopoCollegamento esterno, a fare propaganda per le imminenti elezioni regionali.
Già, le regionali.
Da segretario del Partito democraticoCollegamento esterno ha dato semaforo verde a una spezzina, Raffaella PaitaCollegamento esterno, nonostante il fatto che le primarie siano state inquinateCollegamento esterno dai brogli, come ha denunciato Sergio CofferatiCollegamento esterno, il candidato dei genovesi.
Infine, da quando lui è a Palazzo ChigiCollegamento esterno lo scalo Cristoforo ColomboCollegamento esterno è stato declassatoCollegamento esterno in terza fascia nel nuovo piano nazionale degli aeroporti e, horribile dictuCollegamento esterno, il glorioso Teatro StabileCollegamento esterno è stato esclusoCollegamento esterno dall’élite dei sette teatri nazionali.
Genova una città di sfigati?
Ammettiamolo pure (per paradosso, s’intende).
Non senza notare, però, che la fortuna, in perfetta sincronia, ha preso la strada di Firenze.
Firenze?
Sì, guarda un po’, proprio Firenze, la città di Matteo…
“Eccheccaso!”Collegamento esterno direbbero quelli di Striscia la notizia.
Perché sì, certamente è un caso che l’aeroporto aggregato Firenze-Pisa sia stato promosso fra i nove scali di fascia europeaCollegamento esterno.
Perché sì, certamente è un caso che il Teatro della ToscanaCollegamento esterno, nato in fretta e furia dalla fusione tra il Teatro Della PergolaCollegamento esterno di Firenze e il Teatro EraCollegamento esterno di Pontedera (Pisa), sia stato inserito tra gli otto teatri nazionali.
Perché sì, certamente in entrambe le circostanze chi ha deciso (per gli aeroporti, la Conferenza Stato-RegioniCollegamento esterno; per i teatri, la Commissione consultiva per la prosaCollegamento esterno) lo ha fatto in totale autonomia, addirittura sordo a ogni sirena governativa.
Sordo, sordissimo!
E, pensate un po’, perfino in assoluto disprezzo della fisica dei corpiCollegamento esterno.
Che cosa c’entra, direte voi, la fisica dei corpi?
Beh, l’aeroporto Amerigo VespucciCollegamento esterno di Firenze dista dall’aeroporto Galileo GalileiCollegamento esterno di Pisa la bellezza di 80,5 chilometri: qualcuno ci spiega come si fa ad aggregarli?
E il Teatro Della Pergola di Firenze si trova a 60,1 chilometri dal Teatro Era di Pontedera (casualmente, città d’origine di Enrico RossiCollegamento esterno, presidente della Regione e neoconvertitoCollegamento esterno al renzismo): ribattezzando l’insieme Teatro della Toscana, si annullano magicamente le distanze?
Affidiamo le risposte all’intelligenza di chi ha avuto la pazienza e la cortesia di leggere fin qui.
Non possiamo però non osservare che, al di là dei pianti e del grido di dolore dei genovesi, la sostanza è questa: Firenze pigliatutto.
O meglio: prendono tutto Matteo e i suoi amici fiorentini.
Una parte di loro, infatti, ha occupato Palazzo Chigi: sono a disposizione del capo giorno e notte, adeguatamente ripagati con poltrone chiave. Un’altra, invece, è rimasta a governare il territorio, dagli aerei, appunto, ai teatri: anche qui, adeguatamente premiata con una pioggia di soldi pubblici da investire.
Volete nomi e cognomi?
Pronti.
A Palazzo Chigi tutto è in mano al sottosegretario Luca LottiCollegamento esterno, fedelissimoCollegamento esterno di Renzi e già con lui prima alla Provincia e poi al Comune di Firenze, nonché marito di Cristina Mondini, l’ex segretaria di Matteo a Palazzo VecchioCollegamento esterno. Con Lotti lavora, come responsabile dell’ufficio legislativoCollegamento esterno, Antonella ManzioneCollegamento esterno, ex capo dei vigili urbani di Firenze, sorella di DomenicoCollegamento esterno, ex magistrato a Firenze (toh…) e ora sottosegretario al ministero dell’Interno.
Vi risparmiamo gli altri nomi per non annoiarvi.
Passiamo al territorio.
Due protagonisti su tutti.
Uno è Marco CarraiCollegamento esterno, che i lettori di Radio Monteceneri conoscono già come generoso amico del premier: è lui che gli pagava l’alloggio… Bene, sapete che incarico ha Marchino, come tutti lo chiamano? E’ presidente dell’aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze. Un presidente entusiasta, ovviamente, vista la pioggia di denaro caduta sul suo scalo…aggregato. Infatti, Carrai ha annunciatoCollegamento esterno un maxi-piano di ampliamento in preparazione del G8 del 2017 che, come avrete intuito, si terrà – oh, yeah! – a Firenze, ormai caput mundiCollegamento esterno.
L’altro fedelissimo di Matteo è Dario NardellaCollegamento esterno, che ha ereditato la poltrona di sindaco e adesso vedrà rovesciuarsi una cascata di euro sul Teatro della Toscana. Di cui, ovviamente, si fa un vanto, in barba a quei rompiballe dei pratesi che hanno visto il Della Pergola e l’Era scavalcare il loro ben più prestigioso MetastasioCollegamento esterno e, polemiciCollegamento esterno, ora si leccano le feriteCollegamento esterno, proprio come i genovesi.
Già, i genovesi.
Esercitando un preciso diritto, hanno chiesto a tutti i teatri vincenti di poter visionare la documentazione presentata al ministero per verificare se avessero davvero più titoli del loro Stabile a essere tra i magnifici sette.
E tutti i teatri hanno messo a disposizione le carte.
Tutti, tranne unoCollegamento esterno.
Indovinate quale?
Il neonato Teatro della Toscana.
Ora, Giulio AndreottiCollegamento esterno amava ripetere che a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.
E in questo caso, ovviamente, vien da pensare malissimo…
Quindi se Renzi volesse rottamare post mortem anche il divo Giulio e allontanare ogni meschino sospetto da sé e dai suoi amichetti fiorentini gli basterebbe fare una telefonata all’ottimo Nardella chiedendogli, appunto, di scoprire le carte.
Facile, no?
Facilissimo.
Ma secondo voi la farà?
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