Rendere più difficile l'evasione stimolando al contempo i consumi. Funzionerà?
Keystone / Matteo Bazzi
Incentivi per chi paga gli acquisti con carta di credito e partecipazione a una lotteria milionaria per chiunque chieda lo scontrino: sono i due nuovi stratagemmi del governo italiano contro l'evasione fiscale. Funzionerà? Il magazine di economia della RSI Tempi Moderni ha chiesto qualche parere.
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Uno dei problemi che affliggono l’Italia è l’evasione. Le stime più ottimistiche parlano di 100 miliardi di euro nascosti al Fisco ogni anno. Da due anni, Roma preparava un piano per contrastare il fenomeno, almeno per quel che riguarda le spese correnti dei consumatori. Due curiose misure attuate lo scorso 8 dicembre, giornata in cui tradizionalmente iniziano gli acquisti per Natale.
Da una parte, si incentiva l’uso della carta di credito -in modo da mantenere tracce delle transazioni- promettendo un rimborso del 10% di quanto speso (cashback). Dall’altra, si sprona il consumatore a richiedere sempre lo scontrino, attraverso il quale si partecipa a una lotteria con premi settimanali, mensili e uno annuale da 5 milioni di euro.
Quanto si può vincere.
RSI-SWI
Misure che rendono più difficile l’evasione e al contempo dovrebbero stimolare i consumi. Per il solo cashback sono stati stanziati 4,7 miliardi e la trovata sembra funzionare: nel solo mese di dicembre, 6 milioni di italiani vi hanno partecipato.
Ma a lungo termine funzionerà?
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Tempi Moderni ne ha parlato tra gli altri con Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici, Andrea Panini, presidente della Confesercenti di Milano, e con gli esercenti stessi, costretti a inserire il codice fiscale del cliente anche per un semplice caffè.
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