“Morire di fame non è tanto diverso da morire di guerra”
Bisogna prepararsi ad accogliere in modo capillare e nel tempo, non solo in emergenza. È il messaggio dell'ex sindaca di Lampedusa Giusi Nicolini, ospite venerdì di un festival sull'integrazione nella Svizzera italiana.
Questo contenuto è stato pubblicato al
1 minuto
tvsvizzera.it/ri con RSI (TG del 04.05.2018)
Nicolini, un anno fa, è stata insignita del premio Unesco ‘Houphouët-Boigny’Collegamento esterno per la ricerca della pace, alla luce del suo impegno nell’accogliere decine di migliaia di migranti sbarcati sull’isola siciliana.
Un impegno che, lasciato il palazzo del Municipio, porta avanti in altro modo, esortando l’Europa a tenere presente il suo stesso passato d’emigrazione e riconoscere la necessità di canali d’ingresso legali e diversificati per i migranti.
Anche per non lasciare che la criminalità si impossessi dei flussi migratori.
Contenuto esterno
Il TG della Radiotelevisione svizzera RSI ha incontrato Giusi Nicolini a Bellinzona, dove è ospite del festival Spazio DialogoCollegamento esterno, una due giorni sul tema dell’integrazione dove giovani di ogni provenienza estrazione presentano cinque cortometraggi sul tema.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Il dna per identificare i migranti morti in mare
Questo contenuto è stato pubblicato al
I progressi nell’estrazione del DNA e nell’elaborazione di dati permettono ormai un’analisi del codice genetico sofisticata. Può essere effettuata a partire da pochi resti e talvolta consente di arrivare all’identità -oltre che in presenza di genitori o figli- con triangolazioni complesse. Un lavoroCollegamento esterno che qui ha lo scopo di dare alle famiglie una certezza, per…
Questo contenuto è stato pubblicato al
A quattro anni di distanza dalla vittoria dei fratelli Taviani, L’orso d’oro della Berlinale ieri sera è tornato a parlare italiano. A vincere, il potente documentario di Gianfranco Rosi, dedicato all’isola di Lampedusa e al dramma dei migranti.
I pescatori di Lampedusa: “Quando eravamo noi a cercare lavoro in Africa”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Soprattutto durante il fascismo, e fino agli anni ’50, infatti, molti isolani – come tanti altri italiani – si trasferivano in Tunisia (in particolare nelle città di Sfax, Mahdia, Susa) per sfruttare la pescosità del mare e cercare condizioni di vita più vantaggiose. L’immigrazione italiana andò scemando via via dopo la proclamazione dell’indipendenza della Tunisia,…
Codice di condotta per le ONG, prima nave bloccata
Questo contenuto è stato pubblicato al
Si tratta del primo giro di vite nei confronti delle organizzazioni non governative che soccorrono migranti nel Mediterraneo dopo il codice di comportamento predisposto dal Viminale. Dalla nave, che è stata oggetto di un’ispezione di qualche ora, sono stati fatti scendere due siriani, poi accompagnati nel Centro di prima accoglienza dell’isola di Lampedusa. I due…
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.